Le trattative per appianare le distorsioni nel mercato delle costruzioni navali sono state sospese. L'interruzione - ha reso noto oggi l'Organisation for Economic Co-operation and Development (OECD) - è stata decisa a Parigi nel corso di una riunione svoltasi dello Special Negotiating Group dell'OECD incaricato di condurre i negoziati per giungere ad un nuovo accordo sulla costruzione navale. «La pausa - ha spiegato l'organizzazione - darà ai partecipanti l'opportunità di valutare le possibilità di portare avanti le trattative in aree specifiche e per rafforzare il sostegno dell'industria necessario affinché i negoziati abbiano successo».
Nel corso del meeting - ha precisato l'OECD - è emerso «che non c'erano sufficienti punti d'incontro per arrivare ad un positivo raggiungimento di un accordo, in particolare in merito alla questione dei prezzi». Il chairman della riunione, Wilhelm Jaggi, ambasciatore svizzero presso l'OECD, ha quindi proposto una pausa nelle trattative «per permettere alle parti di riflettere sulle proprie posizioni, per confrontarsi e per prendere in esame gli sviluppi del mercato». Jaggi ha suggerito che «le trattative riprendano quando saranno maggiori le condizioni per il loro successo». La proposta è stata accettata dai delegati ed una nuova data di ripresa delle trattative sarà fissata «quando i principali partecipanti comunicheranno di essere pronti a riprenderle».