Venerdì scorso il presidente dell'Autorità Portuale di Savona, Cristoforo Canavese, ha manifestato preoccupazione per gli spostamenti di personale delle dogane dagli uffici di Savona a quelli di Genova decisi dalla Direzione Regionale dell'Agenzia delle Dogane. La notizia - ha detto Canavese - «ha destato serie preoccupazioni, soprattutto in relazione al significativo incremento del traffico che il porto di Savona-Vado sta registrando anche nel corso dell'anno 2005. In particolare il terminal di Vado Ligure supererà la movimentazione dei 200.000 teus a fronte degli 86.000 contenitori movimentati lo scorso anno (con un incremento di oltre il 200%)». «È di tutta evidenza - ha osservato - che un rallentamento delle attività doganali può essere fonte di perdite consistenti. A questo proposito avevamo già segnalato in varie sedi l'esigenza di incrementare il numero dei funzionari di dogana e con senso di responsabilità e di attenzione per un servizio essenziale, l'amministrazione portuale ha avviato significativi interventi per la realizzazione a Savona del nuovo laboratorio chimico per la dogana (500.000 euro) e di nuovi uffici a Vado da destinare all'Ufficio delle Dogane nell'ambito del progetto del nuovo
gate contenitori (2 milioni di euro)».
«A fronte di questi impegni e di un dato obiettivo di crescita del 14,5%, che pone il porto di Savona-Vado ai vertici nazionali in termini di sviluppo - ha concluso Canavese - la decisione, pur consci delle motivazioni che l'hanno determinata, non rappresenta certo un segnale positivo e di attenzione verso gli sforzi che questa intera comunità portuale sta sostenendo. Questa amministrazione, ribadendo con l'occasione la necessità di un ulteriore incremento del personale dell'Ufficio delle Dogane, sulla base dei concreti dati di traffico, provvederà a monitorare e a segnalare gli eventuali problemi e disservizi che dovessero verificarsi a seguito della decisione presa a livello regionale».