L'European Community Shipowners' Associations (ECSA) ha ancora una volta sottolineato la necessità di liberalizzare i servizi portuali per accrescere la rilevanza del segmento marittimo nella catena dei trasporti e, in particolare, per promuovere i servizi di short sea shipping. Inoltre - ha spiegato lunedì scorso l'ECSA presentando il rapporto annuale 2004-2005 dell'associazione - la liberalizzazione determinerà un incremento dell'efficienza e contribuirà a rendere l'economia dell'Unione Europea più competitiva.
L'ECSA ha ricordato di aver proposto alcuni suggerimenti per migliorare il progetto di direttiva europea sulla liberalizzazione dei servizi portuali, in fase di verifica da parte delle istituzioni europee, e di aver proposto modifiche in particolare sui temi delle autorizzazioni alla prestazione dei servizi, sulla durata delle concessioni, sui periodi di transizione, sugli indennizzi e sul self-handling. L'associazione degli armatori europei ha auspicato che «ulteriori discussioni sulla proposta di legge possano condurre ad una direttiva che offra le basi per una reale liberalizzazione dei servizi portuali, che deve avvenire in un modo o nell'altro».
Ricordiamo che il 10 e 11 ottobre prossimi la bozza di direttiva sull'accesso al mercato dei servizi portuali sarà all'esame della commissione Trasporti e Turismo del Parlamento europeo.