Oggi i presidenti delle Autorità Portuali di Trieste e Venezia, Marina Monassi e Giancarlo Zacchello, hanno siglato un accordo strategico-istituzionale tra i due porti con lo scopo di proporre sui mercati internazionali il sistema logistico-portuale del Nord Adriatico.
«L'obiettivo - hanno dichiarato i due presidenti nel corso della cerimonia svoltasi nella sede dell'ente portuale di Trieste - è quello di avviare da subito un programma comune di iniziative di marketing concertate per proporre l'area nord adriatica ai mercati internazionali e particolarmente quelli del bacino sud mediterraneo, mediorientale, indiano e cinese».
Le due Autorità Portuali hanno sottolineato l'esigenza di intervenire unitamente anche sul difficile fronte delle articolazioni tariffarie che rappresentano un grande ostacolo allo sviluppo dei traffici dal nord Adriatico al resto dell'Europa. «Ci sono situazioni pesanti per quanto riguarda il traffico e la tariffazione ferroviaria sulle quali dobbiamo intervenire unitariamente anche in sede europea», hanno detto Monassi e Zacchello. «Non è possibile - hanno spiegato - che il costo al chilometro in euro da Amburgo a Vienna sia meno della metà del costo a chilometro della tratta Trieste - Monaco che è anche più breve di 500 chilometri!».
I presidenti delle due Autorità hanno sottolineato come il nuovo accordo tra Venezia e Trieste sarà necessario per affrontare in via comune i problemi dei sistemi infrastrutturali: «noi - hanno detto - possiamo fare tutti gli sforzi per far arrivare le navi nei nostri porti con fondali appropriati e strutture, ma se una volta sbarcate poi le merci dal porto si muovono con lentezza o a costi non competitivi, evidentemente le conseguenze sono amare per tutto il sistema».
L'intesa riguarda anche il settore della tecnologia: i due enti portuali fonderanno i rispettivi know-how con l'obiettivo di divenire nel breve termine il punto di riferimento tecnologico dell'intero Adriatico.
Sul tema delle strategie comuni di marketing e promozione, nel corso dell'incontro è stato osservato come le esportazioni dall'Oriente siano orientate in modo preferenziale verso i porti del Mediterraneo. Se tale preferenza sarà confermata - hanno rilevato i rappresentanti delle due port authority - si prevede una crescita media annua dei traffici attraverso il Mediterraneo, per effetto diretto del previsto forte aumento degli interscambi tra le economie del versante Centro-Orientale dell'Europa ed il mercato del Far East, con particolare attenzione all'export della Cina. Ciò rappresenta una concreta prospettiva di sviluppo per la portualità Nord Adriatica considerata la posizione strategia di crocevia tra Oriente e Occidente.