Confitarma (Confederazione Italiana Armatori) ha denunciato oggi quello che ha definito «un gravissimo tentativo di distorsione della concorrenza nel settore dei servizi di cabotaggio marittimo». «Nella legge finanziaria - ha spiegato la confederazione armatoriale - è stato infatti introdotto uno stanziamento di 29,9 milioni di euro, finalizzato a coprire gli extracosti derivanti dall'incremento nel costo di combustibile e dall'andamento negativo del traffico, della compagnia di navigazione pubblica, Tirrenia nel corso del 2005». «Questo stanziamento - secondo Confitarma - farebbe lievitare le sovvenzioni già iscritte a bilancio dello Stato a favore della compagnia marittima ex Finmare da 181,9 a 211,8 milioni di euro».
«Considerando che tutte le compagnie di navigazione che operano nel settore in cui Tirrenia di navigazione svolge la sua attività si trovano oggi ad affrontare una lievitazione dei costi - ha affermato il presidente della confederazione, Nicola Coccia - l'erogazione di una sovvenzione ad hoc a Tirrenia, prefigura una ulteriore forma di distorsione della concorrenza in un mercato in cui già in passato il ruolo della flotta pubblica è stato oggetto di reiterate critiche da parte dell'armamento privato».
Confitarma ha preannunciato che, qualora il parlamento dovesse confermare le misure proposte dal governo, Confitarma, sarà «inevitabile» l'avvio delle procedure di denunzia a livello nazionale e comunitario, con ricorsi all'Autorità garante della concorrenza e del mercato e all'Unione Europea.