Rifacendosi ad un recente intervento del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, in occasione di un convegno sul progetto di direttiva UE sull'accesso al mercato dei servizi portuali, oggi Assiterminal ha esortato il ministro a portare avanti la proposta di un nuovo sistema tariffario per i servizi di rimorchio e pilotaggio che ha delineato nel corso dell'incontro.
L'intervento di Lunardi al convegno - ha spiegato l'associazione dei terminalisti italiani - «potrebbe sintetizzarsi, dopo una lettura superficiale, nella considerazione che l'iter di questa seconda direttiva soffre della limitatissima distanza, in punto temporale, dalla fine ingloriosa della cosiddetta direttiva De Palacio, nonché dei forti e molteplici dubbi che intorno ad essa vengono sollevati circa la sua utilità e i suoi costi per i porti comunitari. Tuttavia, continua il ministro, atteso che nell'ambito della direttiva De Palacio il nostro governo ha speso tempo ed intelligenze, non pare opportuno lasciare adesso inutilizzato tanto capitale investito. Infine, anche se la seconda considerazione appare di peso ponderale inferiore rispetto alla prima, il ministro conclude che il governo italiano sosterrà il proseguimento dell'iter della direttiva ora all'esame di Bruxelles».
«Se terminassimo qui il nostro discorso - ha osservato Assiterminal - faremmo un torto al ministro Lunardi, in quanto egli, proseguendo nella sua esposizione, ha tracciato un'interessante cornice entro la quale disegnare soluzioni in ordine a taluni aspetti della più ampia problematica relativa alla competitività dei nostri scali marittimi».
«Dopo aver menzionato con nostra soddisfazione, fra gli altri temi al vaglio della direttiva in esame - ha rilevato l'associazione - l'esigenza che la durata delle autorizzazioni debba essere la più ampia possibile per dare incentivo agli investimenti da parte degli operatori portuali, che riguardo all'autoproduzione l'Europa debba rifarsi in larga misura al principio della sussidiarietà, il ministro non ha avuto timore di entrare nel "campo minato" dei servizi tecnico-nautici. A questo punto, non appaia sorprendente che un'organizzazione che raggruppa i terminalisti portuali senta il bisogno di argomentare anche su problematiche di interesse mediato, come appunto i servizi tecnico-nautici. Infatti, il destino dei terminalisti è strettamente collegato alla competitività del porto e quest'ultima dipende a sua volta e in misura non irrilevante dalla efficienza ed economicità dei servizi in parola. Ciò precisato proseguiamo con il ministro, il quale, premessa l'ineludibilità di ogni intervento teso a preservare e, se del caso, ad incrementare la sicurezza dei traffici portuali, propone un nuovo, e sicuramente degno di approfondimento, sistema tariffario per il servizio di rimorchio e per quello di pilotaggio, basato per ciascuno di essi su una quota fissa per tutte le navi che scalano il porto e di una aggiuntiva, variabile, a carico di quelle che ne utilizzano anche il servizio. Per il pilotaggio auspica inoltre un sempre maggiore ricorso all'utilizzo del VHF»
«Nel reiterare le nostre perplessità sulle opportunità di operare al fine di portare a conclusione l'iter relativo all'approvazione della direttiva in questione - ha concluso Assiterminal - auspichiamo comunque che il ministro voglia proseguire, eventualmente anche al di fuori del contesto normativo comunitario, nella concretizzazione del complessivo quadro di interventi di politica sopra enunciato. Per parte nostra assicuriamo la massima collaborazione mirata all'obiettivo di una conclusione concertata e condivisa nell'interesse dell'intera portualità».