Mercoledì prossimo, presso il Terminal Crociere del porto di Bari, si svolgerà un convegno organizzato dall'Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (SRM) per la presentazione della propria ricerca "Le vie del mare: lo sviluppo del sistema portuale meridionale nel contesto internazionale".
La ricerca - ha spiegato SRM - evidenzia le complessità del sistema marittimo e mette in luce le grandi potenzialità del sistema portuale del Mezzogiorno inserito in un'ottica di sviluppo dell'intero Paese e dell'intera Europa, in vista del notevole incremento dei traffici commerciali che sta coinvolgendo e coinvolgerà sempre più il Mediterraneo e, quindi, l'economia mondiale. Sono evidenziati punti di forza e debolezza dei porti del Sud ma anche le grandi opportunità ed i rischi che può correre la competitività della nostra economia se non saranno rimossi alcuni fattori di criticità che ostacolano la crescita delle infrastrutture marittime.
Sono quattro i grandi filoni analizzati: infrastrutture, strategie di crescita del traffico, politiche di sviluppo e finanza. Per quanto riguarda il sistema portuale pugliese, per Bari - ha osservato SRM - sarà strategica la realizzazione del Corridoio 8 per i collegamenti con l'est europeo e le opportunità connesse, tuttavia resta di fondo per una convivenza con il centro cittadino e la carenza delle infrastrutture di collegamento; la polifunzionalità e i risultati in termini di crociere hanno fatto decollare il porto verso standards molto elevati. Taranto risulta una realtà innovativa e dinamica, il Distripark e la piastra logistica sono i due progetti più ambiziosi per un porto che non ha paura di porsi come punto di riferimento per le navi che passano dalla grande direttrice di Suez: l'attracco dei "giganti" di Evergreen ha sicuramente favorito l'evolvere del porto ed il cambiamento di cultura dal pubblico al privato. Anche in questo caso sta manifestandosi il problema della mancanza di spazi e la carenza di infrastrutture di collegamento che rendano il porto definitivamente competitivo.
La ricerca evidenzia un sistema portuale, quello pugliese, che sta attraversando un periodo di forte vitalità e si pone all'attenzione dell'economia meridionale come realtà importante. Un sistema dove è possibile intravedere strategie di sviluppo in tutti i settori: merci, turismo e cabotaggio. A tutto ciò si associa un notevole dinamismo progettuale dal punto di vista infrastrutturale non sempre però accompagnato dalle disponibilità finanziarie pubbliche. Uno dei fattori di criticità è rappresentato dalla mancanza di spazi, che ostacola lo sviluppo dello scalo, e ai vincoli di natura amministrativa ed ambientale che non permettono la veloce realizzazione delle infrastrutture terrestri e marittime.
Programma
9,30 |
Apertura dei lavori |
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Vincenzo Divella, presidente della Provincia di Bari |
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Federico Pepe, presidente dell'Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno |
10,00 |
Presentazione della ricerca |
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Scenario e competitività
Francesco Saverio Coppola, direttore dell'Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno |
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Territorio e sviluppo
Alessandro Panaro, responsabile Infrastrutture dell'Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno |
10,45 |
Discussant |
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Modera
Angela Bergantino, professore associato Economia dei Trasporti, Università degli Studi di Bari |
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Tommaso Affinita, presidente Assoporti |
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Francesco Benincasa, dirigente Autorità Portuale di Taranto |
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Riccardo Ciliberti, segretario generale Fita Puglia |
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Michele Emiliano, sindaco del Comune di Bari |
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Luigi Farace, presidente CCIAA di Bari |
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Ernesto Longobardi, preside Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Bari |
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Giovanni Mongelli, presidente Federindustria Puglia |
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Pompeo Pispico, responsabile Mercato Imprese Area Puglia, Sanpaolo Banco di Napoli |
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Pasquale Ribezzo, direttore regionale CNA |
13,00 |
Conclusioni |
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Mario Loizzo, assessore ai Trasporti della Regione Puglia |
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