Lunedì prossimo i lavoratori portuali europei manifesteranno per sollecitare la bocciatura della seconda proposta di direttiva sull'accesso al mercato dei servizi portuali, che sarà votata dal Parlamento europeo martedì prossimo.
L'iniziativa è promossa dall'European Transport Workers' Federation (ETF). Circa 700 rappresentanti sindacali dei portuali manifesteranno presso le istituzioni europee a Bruxelles per dare il loro sostegno agli europarlamentari che voteranno contro la proposta di legge, una direttiva che - ha sottolineato oggi l'ETF - è «inutile, provocatoria e non equilibrata».
ETF ha annunciato che i rappresentanti dei lavoratori portuali di Belgio, Olanda, Francia, Danimarca, Germania, Cipro, Grecia, Italia, Malta, Regno Unito e Spagna hanno già confermato la loro presenza a Bruxelles.
«Una delle principali argomentazioni addotte dalla Commissione Europea - ha rilevato ETF - è che deve aumentare la concorrenza tra i porti europei affinché i clienti ne possano beneficiare, ma la gran parte dei porti europei sono già tra i più produttivi ed efficienti del mondo! Le parti interessate - lavoratori, operatori, investitori e autorità portuali - concordano sul fatto che le conseguenze pratiche di una direttiva di questo tipo sarebbero una crisi economica dei porti, la creazione di un clima sfavorevole agli investimenti (la durata delle concessioni è troppo breve), il peggioramento delle condizioni lavorative dei portuali e la creazione di un sistema confuso e burocratico. Studi sulla valutazione dell'impatto in mano ai governi di Regno Unito, Olanda e Germania dimostrano chiaramente che le misure proposte avrebbero esattamente l'effetto opposto di quello perseguito dalla Commissione. Deve essere ricordato che sia la Commissione sul mercato interno che la Commissione sull'occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo hanno chiaramente votato contro l'intera proposta, rispettivamente il 14 e 15 settembre 2005».
ETF ha sollecitato gli affiliati ad assumere analoghe iniziative a livello nazionale ed è già stato annunciato il fermo del lavoro nei porti danesi e manifestazioni nei porti tedeschi, svedesi, britannici e spagnoli.
Martedì prossimo una delegazione di ETF incontrerà il commissario europeo ai Trasporti, Jacques Barrot, al quale i rappresentanti dei lavoratori manifesteranno il loro dissenso sulla proposta di legge e consegneranno circa 15mila cartoline per fermare il progetto di direttiva inviate dai lavoratori portuali europei e oltre 20mila firme di una petizione online contro la direttiva promossa sul sito
www.pp2stop.org.
ETF ha concluso annunciando che, qualunque sarà il voto, «i lavoratori portuali europei sono determinati a lottare contro tutti i tentativi di diminuire i loro diritti e di pregiudicare le loro condizioni di lavoro e di vita».