Feport (Federation of European Private Port Operators) auspica il ritiro o la bocciatura della proposta di direttiva sull'accesso al mercato dei servizi portuali. Analizzando ieri il voto di martedì scorso della commissione Trasporti del Parlamento UE sul progetto di legge (
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22 novembre 2005), il board di Feport ha osservato come, «con la sua bocciatura della proposta emendata del relatore per una seconda direttiva sui servizi portuali, la commissione Trasporti si sia unita ad una lunga lista di bocciature di tale proposta». «I comitati dell'Industria e degli Affari sociali del Parlamento e i comitati dell'Economia, così come il comitato delle Regioni - ha ricordato la federazione degli operatori portuali privati - hanno preceduto questa decisione con i loro pareri negativi. Con una partenza così negativa, la seconda proposta per una direttiva sui servizi portuali ha certamente avuto un avvio peggiore rispetto alla prima versione».
«Tutte le valutazioni dell'impatto a livello nazionale - ha rilevato Feport - hanno concluso che la proposta danneggerà il settore senza raggiungere gli obiettivi previsti. Non c'è alcuna necessità della proposta, con l'eccezione delle sole parti relative alle linee guida sugli aiuti di Stato e sulla trasparenza. Inoltre la proposta sta chiaramente danneggiando il settore portuale e i suoi investimenti. La valutazione dell'impatto da parte della Commissione, che di norma dovrebbe essere condotta prima di introdurre atti legislativi, non è ancora stata portata a termine»
«L'attuale proposta - ha aggiunto Feport - sembra non essere stata ben analizzata, né portata avanti da una maggioranza politica. È ovvio che Feport speri che la sessione plenaria del Parlamento adotti la medesima posizione della commissione Trasporti e quindi respinga l'attuale proposta e chieda una discussione più approfondita. L'importanza del settore, il contributo economico, i suoi investimenti e il suo potere occupazionale meritano senza dubbio un'analisi accurata ed una proposta ponderata, che sia portata avanti da una chiara maggioranza politica».
Ribadendo che l'attuale procedura di esame della proposta non porterà alcun buon risultato, Feport ha auspicato che «la sessione plenaria bocci la proposta o che la proposta venga ritirata».