Confitarma (Confederazione Italiana Armatori) sollecita il governo a rinnovare gli sgravi contributivi e a rifinanziare gli interventi per l'investimento navale. «Dall'anno entrante - ha spiegato oggi la confederazione armatoriale - spariranno gli sgravi contributivi per le navi del registro ordinario che operano in cabotaggio, sgravi introdotti nel 1999 con l'apertura del traffico marittimo interno alle navi di tutti gli Stati europei al fine di ridurre i costi di esercizio delle unità italiane. Inoltre, da tre anni si attende il rifinanziamento della legge n. 88 del 2001, che - conformemente alle norme europee - ha consentito di ridurre i costi di costruzione navale: ciò non consente allo Stato di far fronte ai suoi impegni per ben diciassette delle cinquantatre navi costruite grazie a quella legge nei cantieri italiani (quasi un terzo)».
«È necessario intervenire al più presto su entrambi i fronti - ha sottolineato il presidente di Confitarma, Nicola Coccia - in modo da evitare di penalizzare importanti realtà industriali del settore».