Il volume di traffico movimentato dalla società intermodale elvetica Hupac nel 2005 è aumentato del 15,9% ed ha totalizzato 519.160 spedizioni stradali.
Nel settore Shuttle Net (traffico combinato non accompagnato) è stata registrata una crescita record del 17,2%. Con un aumento del 13,3% - ha comunicato oggi Hupac - il segmento transalpino tra l'Italia o il Canton Ticino e il Nord Europa ha conseguito un risultato decisamente migliore rispetto all'anno precedente. Nel segmento del traffico non transalpino l'aumento è stato del 31,2%. «Dopo l'avvio in sordina che ha caratterizzato il primo semestre - ha spiegato il direttore del gruppo Hupac, Bernhard Kunz - nel secondo semestre si è assistito a una forte ripresa della domanda. Il traffico aggiuntivo e diversi nuovi treni sono stati gestiti nel terminal di Busto Arsizio-Gallarate, inaugurato nello scorso mese di settembre. Ancora una volta è emerso che per il successo del trasferimento del traffico è determinante la possibilità di disporre di capacità di trasbordo sufficienti. Tanto a nord quanto a sud delle Alpi è necessario intervenire per aumentare ulteriormente la capacità operativa».
Hupac Andamento del traffico 2005
Numero di spedizioni stradali |
2005 |
2004 |
Variazione % 2004/200 |
Shuttle Net transalpino |
374.993 |
330.929 |
13,3% |
Shuttle Net non transalpino |
120.666 |
91.949 |
31,2% |
Shuttle Net totale |
495.659 |
422.878 |
17,2% |
Autostrada Viaggiante (tratta del Gottardo) |
23.501 |
25.153 |
- 6,6% |
Totale traffico |
519.160 |
448.031 |
15,9% |
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Lo scorso anno il servizio di Autostrada Viaggiante, che rappresenta circa il 5% del volume di traffico di Hupac, ha subìto una flessione del 6,6%, dovuta - ha precisato l'azienda svizzera - al ridotto profilo della linea ferroviaria del Gottardo che limita il transito ai mezzi pesanti con un'altezza laterale fino a 3,80 metri. «Utilizzando carri speciali - ha detto Kunz - siamo in grado di garantire il trasporto di mezzi pesanti con un'altezza laterale fino a quattro metri sulla tratta Basilea-Lugano. Questi vagoni ribassati per ora hanno l'autorizzazione a circolare solamente in territorio svizzero; per le tratte Freiburg-Lugano e Singen-Milano siamo ancora in attesa dell'autorizzazione da parte delle autorità italiane e tedesche. Questa situazione conferma la necessità di introdurre procedure di autorizzazione armonizzate a livello europeo».
Lo scorso anno Hupac ha ampliato la sua flotta di vagoni del 14,2%, passando a 4.019 carri ferroviari. «Anno dopo anno - ha detto ha dichiarato il direttore finanziario del gruppo svizzero, Peter Hafner - investiamo in nuovo materiale rotabile. Nel 2005 Hupac ha ordinato 500 carri per un valore di circa 45 milioni di franchi svizzeri. I vagoni sono realizzati in stretta collaborazione con i produttori, per rispondere alle esigenze in continuo mutamento di clienti e mercati».
Esaminando l'attuale scenario del traffico combinato in Europa, Bernhard Kunz ha sottolineato un particolare motivo di preoccupazione. «Numerosi operatori del traffico combinato che una volta erano di capitale privato - ha rilevato il direttore di Hupac - recentemente sono stati assorbiti dalle società ferroviarie tradizionali. Questa situazione rischia di rallentare la dinamica di liberalizzazione del settore ferroviario». Questo - ha spiegato l'azienda elvetica - è stato uno dei motivi che hanno spinto Hupac ad aderire, nello scorso dicembre, all'ERFCP (European Rail Freight Customers Platform), l'associazione che rappresenta gli interessi dei clienti ferroviari di fronte agli interlocutori politici, amministrativi e alle società ferroviarie.
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