La Confederazione Italiana Armatori (Confitarma) ha appreso con disappunto la cancellazione decisa ieri del Senato degli sgravi contributivi a favore delle imprese che operano cabotaggio marittimo e del rifinanziamento degli investimenti nel settore navale nell'ambito del maxiemendamento governativo al decreto "mille proroghe".
«La Confederazione Italiana Armatori - ha detto il presidente di Confitarma, Nicola Coccia - è fortemente delusa e amareggiata per l'esclusione degli interventi per il settore marittimo. Esprimiamo un forte rammarico per l'andamento dei lavori parlamentari e la nostra preoccupazione per le conseguenze derivanti dal provvedimento varato dal Senato, che - non confermando gli sgravi contributivi in vigore dal 1999, richiesti dagli armatori italiani - impedisce di fronteggiare la situazione di squilibrio competitivo che grava ancora su parte delle imprese armatoriali". "Inoltre, - ha aggiunto - il mancato rifinanziamento della legge n. 88 del 2001 sugli investimenti navali, ci fa tristemente constatare come lo Stato non mantenga i suoi impegni per le navi costruite nei cantieri italiani. È necessario intervenire al più presto su entrambi i fronti in modo da evitare di penalizzare importanti realtà industriali del settore».
«L'auspicio - ha concluso Coccia - è che, nel breve tempo disponibile, il ministro Lunardi possa intervenire energicamente nei confronti del ministro dell'Economia, che nel consesso del Consiglio dei ministri aveva già espresso parere favorevole all'accoglimento delle misure prospettate dall'armamento».