Si moltiplicano nei porti italiani le proteste per la bocciatura di ieri al Senato degli emendamenti al decreto mille-proroghe che avrebbero dovuto cancellare il tetto di spesa delle Autorità Portuali, limitato al 2% rispetto al bilancio dell'esercizio precedente.
«Stanno massacrando i porti!», ha dichiarato oggi il vicepresidente di Assoporti e presidente dell'Autorità Portuale di Napoli, Francesco Nerli.
«Non c'entra niente la mancanza di copertura della legge finanziaria e del bilancio, per coprire i mutui attivati da tutti i porti nel 2006 sarebbero stati sufficienti 15 milioni di euro - ha sottolineato Nerli - per di più così si bloccano anche risorse in gran parte autonome che le Autorità Portuali incassano attraverso i canoni dai concessionari delle aree portuali. Ciò porterà non solo danni gravissimi alla competitività del sistema infrastrutturale e logistico del Paese, ma nei porti significherà anche non poter far fronte a tutti gli obblighi legati alla sicurezza, alla sicurezza del lavoro, alla security».
«Se tutto ciò non nasconde una inconfessata volontà di gettare nel caos i porti, per creare le condizioni di surrettizie privatizzazioni del territorio portuale-urbano e industriale - ha osservato - allora il governo deve porre subito rimedio a questo sconcio. Chiedo a Lunardi di offrire parte dei finanziamenti previsti per altre iniziative del ministero meno urgenti al fine di coprire i 15 milioni di euro circa necessari a placare la "sete" del ministro dell'Economia. Lo chiedo pur sapendo che il problema non si risolve solo con questa misura, ma quanto meno per tamponare una falla che può pregiudicare per troppo tempo il rilancio della portualità ligure».