Federmar-Cisal ha espresso oggi soddisfazione per il rifinanziamento delle sovvenzioni per il gruppo Tirrenia di Navigazione previsto dall'emendamento governativo al cosiddetto decreto milleproproghe approvato giovedì scorso dal Senato. Tale modifica - ha commentato il sindacato - «testimonia l'insostituibilità del servizio pubblico nel delicato settore dei collegamenti con le isole maggiori e minori».
«Tenuto conto che il provvedimento, sebbene debba essere ancora sottoposto al vaglio della Camera, non dovrebbe subire sostanziali modifiche - ha rilevato Federmar-Cisal - l'intervento in questione dovrebbe consentire alle aziende del gruppo di conservare inalterata la loro attività operativa (linee e servizi), scongiurando in tal modo i paventati tagli occupazionali».
Tuttavia il sindacato ha deciso di «mantenere lo stato di agitazione degli equipaggi dichiarato a difesa dell'occupazione in attesa della presentazione ai sindacati del piano industriale da tempo preannunciato da parte della capogruppo».
Infine Federmar-Cisal ha giudicato «contraddittoria la politica economica del governo: per il comparto marinaro, ad esempio - ha osservato il sindacato - sono stati tagliati i contributi destinati ai cantieri navali per le nuove costruzioni, contributi d'altronde accettati dalla stessa Unione Europea a sostegno della cantieristica dei Paesi membri. In tal modo, in una fase di generalizzato ristagno dell'economia nazionale, gli armatori troveranno molto più conveniente ordinare le proprie navi presso i cantieri coreani o cinesi anziché dare lavoro a quelli italiani».