Dopo i Paesi dell'est europeo, India e i tradizionali serbatoi dell'Estremo Oriente (Filippine e Singapore), anche gli equipaggi cinesi si apprestano a fare il loro ingresso nel mercato navale internazionale. La possibilità, tutt'altro che lontana, è stata ricordata dall'amministratore delegato di Sirius Ship Management, Filippo Guadagna, nel corso di un recente incontro organizzato dal Propeller Club di Genova sul tema "Il dirigente nella trasformazione della società e del diritto: caratteristiche, ruolo e responsabilità di una figura in evoluzione" al quale hanno preso parte il presidente della Sezione Lavoro della Corte d'Appello di Genova, Giovanni Russo, e l'avvocato marittimista Paolo Pugliese.
«Attualmente - ha detto Guadagna, già responsabile dell'ufficio equipaggi di Costa Crociere all'inizio degli anni '90 - comandanti ed ufficiali cinesi sono imbarcati su unità bulkcarriers giapponesi e non si può escludere, a priori, l'impiego anche per altre tipologie di navi».
In piena globalizzazione, rimane tuttora particolare ed anomala la figura del comandante destinato a svolgere sempre di più mansioni paragonabili a quelle di un supermanager industriale «che - hanno ricordato Russo e Pugliese - è chiamato ad operare in autonomia discrezionale e decisionale».