La giapponese Kawasaki Kisen Kaisha ("K" Line) ha chiuso i primi nove mesi dell'anno fiscale 20005, terminati lo scorso 31 dicembre, con un utile netto consolidato di 50,5 miliardi di yen (428,1 milioni di dollari) su un ricavo operativo consolidato di 689,0 miliardi di yen, in crescita rispettivamente del 9,2% e del 7,6% rispetto al corrispondente periodo dell'anno fiscale precedente. L'utile operativo si è attestato a 69,2 miliardi di yen (-19,4%).
Sui risultati - ha spiegato oggi la compagnia armatoriale - ha pesato il forte aumento del prezzo del combustibile e la fase di aggiustamento del mercato delle bulkcarriers.
Nel settore del trasporto containerizzato "K" Line ha registrato un aumento del 16% dei volumi trasportati generati dal mercato nordamericano. Forte crescita dei carichi (+16%) anche nei servizi per l'Europa e positivi pure i tassi di crescita dei volumi nei servizi intra-asiatici.
Il comparto del trasporto marittimo containerizzato ha registrato complessivamente un incremento dei ricavi, mentre l'utile operativo è diminuito a causa della flessione dei noli in alcuni servizi, dell'aumento del prezzo del bunker e della crescita del costo dei noleggi.
Difficoltà invece per la flotta di portarinfuse, che - ha precisato "K" Line - ha totalizzato un rilevante calo del risultato operativo. Migliore la situazione nel trasporto di autovetture, sostenuto dalla continua crescita della domanda di auto giapponesi e coreane.
Positive le performance della flotta gassiera, costituita da 29 navi per gas naturale liquefatto, mentre la flotta tanker ha registrato un profitto analogo a quello dei primi nove mesi dell'esercizio fiscale 2004.