L'assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti della Regione Liguria, Luigi Merlo, e l'amministrazione comunale della Spezia hanno espresso preoccupazione per la cessione del 50% del capitale sociale della Compagnia Lavoratori Portuali Srl (CLP) della Spezia alla Porto di Carrara Spa.
L'assessore regionale ha chiesto delucidazioni al presidente di CLP, Paolo Mazzoni. «Mi ha confermato - ha spiegato oggi Merlo - la sottoscrizione da parte della Porto di Carrara Spa dell'aumento del capitale sociale pari al 50% nell'ambito di un disegno di sviluppo strategico della compagnia spezzina e di investimenti in mezzi e tecnologie. Mazzoni mi ha assicurato il mantenimento alla Spezia del centro direzionale».
«La Compagnia Lavoratori Portuali con i suoi soci che rappresentano un pezzo importante della storia del nostro scalo e del movimento sindacale - hanno dichiarato gli assessori all'Economia e alla Pianificazione e programmazione territoriale del Comune della Spezia, Salvatore Avena e Massimo Federici - è un patrimonio della città che dimostrato di essere all'altezza delle profonde trasformazioni intervenute nel settore. Per questo non può essere oggetto di operazioni finanziarie delle quali ad oggi non sono chiaro le motivazioni e che, per di più, non sono supportate da un progetto di sviluppo e di garanzia occupazionale».
«La compagnia, pur nella sua piena autonomia societaria - ha concordato Merlo - è un patrimonio storico dei soci e quindi della comunità. Per questo un passaggio così delicato avrebbe potuto avvenire in modo assai più trasparente per evitare le tensioni che si sono create negli ultimi giorni. Pur non conoscendo nel dettaglio l'operazione, si teme che possano essere modificati gli assetti di due porti come quello di Spezia e di Carrara con inevitabili ripercussioni sul sistema portuale dell'Alto Tirreno. Inoltre resta al centro della discussione il tema irrisolto dell'avvicendamento della titolarità sostanziale delle concessioni demaniali attraverso il mero trasferimento di pacchetti azionari. Su questo tema deve entrare a pieno titolo l'Autorità Portuale nell'esercizio della sua attività di controllo. A questo proposito non è più rinviabile una disciplina delle concessioni a livello nazionale più chiara e trasparente e la Regione Liguria formulerà una proposta in questo senso in sede di conferenza delle Regioni. Ora è opportuno che il presidente della Compagnia e i suoi partner presentino chiaramente ai soci, alle istituzioni e alla comunità portuale il loro progetto, gli obiettivi che si prefiggono e come questi siano in sintonia con le strategie dell'Autorità Portuale. Io comunque continuerò a vigilare affinché vi sia completa chiarezza nella vicenda».
«Nel ribadire che tutta l'operazione, benché svolta nel rispetto delle norme e delle leggi - hanno osservato i due assessori comunali - non può prescindere, per le ragioni ricordate, da un coinvolgimento degli attori interessati, manifestiamo viva apprensione per il futuro della compagnia e per i lavoratori che operano nella stessa. Il rischio di delocalizzare altrove la proprietà, la direzione e gli strumenti operativi, sono per il nostro territorio elementi da non sottovalutare. Auspichiamo pertanto che già nelle prossime ore si apra un confronto per valutare concretamente tutte le ipotesi e che si vada ad una soluzione che non penalizzi la comunità portuale spezzina e le sue prospettive di crescita che trovano negli strumenti di pianificazione urbanistica (PUC e PRP) la cornice strategica di riferimento».