Mercoledì scorso, presso la sede di Assindustria Genova, si è svolto un incontro tra una delegazione di imprenditori della sezione Industria cantieristica navale dell'associazione e i rappresentanti delle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil e di Fim, Fiom e Uilm per esaminare le prospettive di sviluppo del comparto industriale del porto.
«In merito alle nuove ipotesi di revisione del piano regolatore portuale apparse sulla stampa locale - ha reso noto oggi Assindustria - i partecipanti all'incontro, nel sottolineare la strategicità delle riparazioni navali, non solo nell'ambito dell'economia portuale ma anche di quella cittadina, hanno confermato l'esigenza di mantenere tali attività nell'attuale ubicazione e l'urgenza di completare quanto prima la progettazione del sesto bacino di carenaggio nell'area delle Grazie, fermo restando che ogni altra ipotesi riguardante lo sviluppo delle attività del comparto industriale dovrà tenere conto della disponibilità di adeguate aree per le lavorazioni e gli accosti per le navi».
«Imprese e sindacati - ha proseguito Assindustria - hanno ribadito il proprio impegno a promuovere ogni azione utile a salvaguardare e potenziare il distretto industriale delle riparazioni navali, che oggi ricomprende (con esclusione di Fincantieri) oltre cento aziende - per un totale di circa 1.700 addetti diretti e 1.000 dell'indotto - ed è caratterizzato da una forte organicità, rafforzata dagli accordi sindacali e di mercato in essere, dai rapporti di fornitura e subfornitura tra le imprese e dall'utilizzo comune degli spazi».
Assindustria e sindacati hanno in programma a breve un nuovo incontro per la definizione di un "protocollo d'intesa sulle riparazioni navali" da presentare alle istituzioni.