Ipsema, l'Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo, e l'Anmil, l'Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro hanno siglato una convenzione che darà la possibilità ai marittimi assistiti dall'istituto di previdenza, vittime di incidenti sul lavoro che hanno causato loro invalidità permanente o di malattie professionali, di poter contare sui servizi dell'associazione.
«La collaborazione con l'Anmil - ha dichiarato oggi il presidente dell'Ipsema, Antonio Parlato - arricchirà il patrimonio di conoscenza dell'istituto, in particolare sulle dinamiche degli infortuni sul lavoro. La particolare specializzazione dell'associazione, insieme alle informazioni in possesso dell'Ipsema, consentiranno la realizzazione di studi, di indagini e di relazioni statistiche sullo stato degli invalidi, delle loro famiglie e dei superstiti con particolare riferimento al reinserimento lavorativo e sociale, e quindi alla qualità della vita nonché della situazione familiare, anche con specifico riferimento alla valorizzazione di interventi di prevenzione». «Sono migliaia i marittimi invalidi - ha aggiunto - che potranno beneficiare della convenzione, ma potranno essere tutti i marittimi assistiti dall'istituto a poter contare sui servizi offerti dall'Anmil; sarà messo a disposizione, infatti, presso le sedi compartimenti dell'istituto uno spazio informativo affidato all'Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro anche su materie diverse dalla stretta competenza dell'Ipsema».
«La convenzione sottoscritta dall'Anmil con l'Ipsema - ha commentato il presidente dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro, Pietro Mercandelli - rappresenta sicuramente un ulteriore importante riconoscimento istituzionale della disponibilità e serietà con cui l'associazione, da oltre 60 anni, si occupa dei diritti delle vittime degli infortuni sul lavoro e in particolare dei propri 470 mila iscritti, ma ci sprona ad un agire che deve mirare a garantire la migliore tutela possibile di tutta la categoria».