Sono oltre 900 le imprese di autotrasporto messe in crisi dal crollo nelle vendite di pollame in seguito all'allarme aviaria. .
«Questo segmento di mercato - ha spiegato Maurizio Longo, responsabile nazionale dell'associazione dell'autotrasporto - è strategico in particolare per le imprese di autotrasporto in Emilia e in Veneto; imprese che stanno subendo un'erosione di lavoro pari a circa il 70% del loro fatturato (frutto di una presenza in tutte le fasi operative della filiera: mangime, uova, pulcini agli allevamenti, polli vivi, prodotti per magazzini frigo, supermercati, scarti e approvvigionamenti)». «Allo stato attuale - ha aggiunto - con l'azzeramento delle vendite, i prodotti si ammassano in magazzini frigo la cui capacità di assorbimento sta per essere saturata, con conseguente blocco dell'intera filiera».
«In questo settore - ha concluso Longo ' l'autotrasporto - schiera oltre duemila veicoli industriali con un fatturato medio annuo per veicolo che gravita sui 120mila euro. È quindi impensabile che venga escluso dagli eventuali benefici o interventi di filiera che saranno decisi, a partire da una deroga sugli studi di settore».
Cna Fita ha reso noto che domani a Verona si svolgerà un'assemblea plenaria delle imprese autotrasportistiche operanti nel comparto avicolo.