La compagnia di navigazione greca Blue Star Maritime S.A. ha archiviato l'esercizio 2005 con un utile netto di 17,5 milioni di euro, con un incremento del 66,4% rispetto a 10,5 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. I ricavi sono ammontati a 133,4 milioni di euro (+3,8%) e l'EBITDA a 37,6 milioni di euro (+23,8%).
La crescita dei ricavi - ha spiegato ieri la compagnia - è stata determinata dall'aumento dei volumi trasportati nel Dodecanneso e nelle isole Cicladi (nonostante sia stato effettuato un numero di partenze analogo a quello del 2004), dall'aumento del traffico turistico (sia di passeggeri che di autoveicoli privati) nelle isole greche e dall'aumento del load factor registrato nella stagione estiva nel servizio Patrasso - Igoumenitsa - Corfù - Bari. I ricavi - ha precisato Blue Star - sono cresciuti nonostante un calo del 25,5% del numero complessivo di partenze effettuate rispetto al 2004 e ciò spiega l'aumento del load factor.
Inoltre - ha aggiunto la compagnia - il miglioramento dell'EBITDA e del risultato netto, nonostante la rilevante crescita del prezzo del combustibile, è stato determinato dalla diminuzione del numero delle navi della flotta a seguito della vendita di quattro vecchie navi nel corso del 2004, dalla focalizzazione dell'attività sulle rotte più remunerative, dalla riduzione dei costi (con l'eccezione di quelli relativi al fuel) e degli oneri finanziari. Per compensare parzialmente l'effetto dell'aumento del prezzo del combustibile Blue Star, per ridurre i consumi, ha diminuito la velocità di servizi delle navi impiegate su alcune rotte nazionali e, dal luglio scorso, ha introdotto dei supplementi di prezzo per il combustibile a carico dei passeggeri, degli autoveicoli privati e delle merci sulle rotte tra Italia e Grecia.
Lo scorso anno Blue Star ha trasportato 3.478.082 passeggeri, con un calo del 9,7% rispetto ai 3.853.418 passeggeri del 2004, 422.975 autoveicoli privati (-20,6% sui 533.044 veicoli del 2004) e 123.079 unità di carico (-5,0% sulle 129.619 unità del 2004). La flessione - ha sottolineato la compagnia - è stata causata dalla cessione delle quattro navi avvenuta nel 2004 e dal trasferimento di una nave precedentemente impiegata sulle rotte per le isole greche alle rotte internazionali tra Italia e Grecia.