A conclusione di un infruttuoso incontro con la Panhellenic Seamen's Federation (PNO), oggi il ministro della Marina Mercantile di Atene, Manolis K. Kefalogiannis, ha ordinato ai marittimi di sospendere lo sciopero che blocca i traghetti greci e di tornare al lavoro dalle ore 6.00 di questa mattina. «Il governo - ha detto Kefalogiannis - ha esaurito tutti i margini di dialogo con la PNO portati avanti con spirito di conciliazione, di collaborazione, di abbassamento dei toni e di ricerca di una soluzione». «A ciò ha fatto riscontro l'intransigenza della PNO e del suo comitato esecutivo», ha aggiunto il ministro, e questo - ha spiegato - «ha indotto il governo a chiedere il ritorno al lavoro».
Kefalogiannis ha sottolineato che, nei precedenti incontri con la PNO, erano state risolte tutte le vertenze che hanno determinato lo sciopero e che, nell'ultima riunione svoltasi ieri sera, è stato presentato uno schema risolutivo che include anche gli aspetti economici, schema che - ha precisato - include un'unica richiesta da parte del governo: che sia data la possibilità di effettuare servizi di emergenza tra la Grecia insulare e la terraferma per il trasporto di medicine e di generi di prima assistente oppure che lo sciopero venga sospeso finché non venga definito in un periodo molto breve - non più tardi di lunedì - un pacchetto di misure che soddisfi le richieste economiche avanzate dalla PNO.
Ieri PNO, a conclusione della riunione con il governo, aveva invece accusato l'esecutivo di Atene di non aver fornito elementi nuovi e concreti ed aveva pertanto deciso di proseguire lo sciopero almeno fino alle ore 6.00 di venerdì prossimo.