L'Autorità Portuale della Spezia ha annunciato oggi che, insieme con la Regione Liguria, la Provincia e il Comune della Spezia, i Comuni di Lerici e Portovenere, presenterà ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del TAR Liguria, che ha concesso ieri il provvedimento di sospensiva sugli interventi di bonifica del Golfo della Spezia deliberati dall'ente portuale spezzino sulla base di uno specifico decreto autorizzativo interministeriale, rispettivamente dei ministeri dell'Ambiente, delle Attività Produttive e della Salute.
Inoltre la port authority ha comunicato che ieri il Comitato Portuale ha preso in esame le notizie e le informazioni relative all'aumento di capitale di 1.062.908 euro (pari al 50% del totale) della Società Compagnia Lavoratori Portuali Srl (CLP) interamente riservato a soggetti terzi, aumento di capitale che sarebbe stato riservato e/o sottoscritto per intero dalla Società Porto di Carrara Spa. Il Comitato ha esaminato anche altre notizie, attribuite alla CLP, che ipotizzano l'acquisto da parte della stessa CLP della società terminalista concessionaria Speter Srl.
L'Autorità Portuale ha reso noto di aver richiesto alle tre società formale conferma o smentita dei fatti ed, al momento - ha precisato l'ente - la CLP ha ammesso soltanto l'aumento di capitale deliberato e riservato a terzi, mentre Speter non ha ancora fornito informazioni dirette confermative o negative.
«Il Comitato Portuale - ha spiegato la port authority - ha posto in evidenza come la società CLP, adottando un comportamento certamente non rispondente ai canoni di trasparenza e completezza di informazione nei confronti della Autorità Portuale e del suo Comitato, abbia di fatto eluso il sistema di norme che regolano i rapporti tra ente concedente e società concessionaria, impedendo così di esercitare quella funzione di indirizzo, programmazione e controllo, che la legge attribuisce all'Autorità Portuale ed al suo Comitato. Il Comitato Portuale auspica quindi che i comportamenti sopra descritti non abbiano a ripetersi, sia per il rispetto dei ruoli e delle responsabilità pubbliche e private nell'ambito portuale, sia per non contribuire ad una diffusione di immagine confusa e fuorviante della comunità portuale spezzina. In tal senso, al fine di esercitare la doverosa missione di sorveglianza sugli eventi che possano influire sulla titolarità dei beni demaniali concessi, l'Autorità Portuale, sulla base delle norme che regolano la materia, incluso il passaggio con l'Autorità Antitrust, dovrà avviare una fase di istruttoria ricognitiva volta a verificare l'eventuale sussistenza di legittimità formale e sostanziale dei fatti avvenuti».