Oggi la Commissione Europea ha deciso di ritirare la proposta di direttiva sull'accesso al mercato dei servizi portuali. La Commissione - ha precisato Bruxelles - ritornerà su questo tema alla fine del prossimo aprile nell'ambito della revisione a medio termine del Libro Bianco sulla politica dei trasporti in merito alla quale il vicepresidente della Commisione, Jacques Barrot, avvierà ampio un dibattito con i soggetti interessati, con il Parlamento europeo e con gli Stati membri sugli orientamenti strategici che saranno proposti dal Libro Bianco. Un importante contributo a questo dibattito - ha precisato Bruxelles - giungerà dall'assemblea annuale dell'European Sea Ports Organisation (ESPO), in programma l'1 e 2 giugno prossimi a Stoccolma, alla quale parteciperà Barrot.
E proprio ESPO ha accolto con soddisfazione la decisione della Commissione di ritirare la proposta di direttiva. «Questa - ha dichiarato il presidente dell'associazione dei porti europei, Giuliano Gallanti - era l'ultima opzione realistica rimasta. Siamo molto lieti che la Commissione abbia scelto di avviare un esame più ampio delle priorità della politica portuale europea e contribuiremo costruttivamente a questo processo».
Positivo anche il commento di FEPORT (Federation of European Private Port Operators). Gli operatori terminalistici europei accolgono con favore la decisione della Commissione - ha precisato la federazione - e a breve presenteranno proposte in merito alla politica sui porti in via di elaborazione.
Il ritiro della proposta di direttiva - ha osservato FEPORT - ha rimosso l'ultimo ostacolo che si frapponeva al riavvio di un dibattito più completo sulla politica portuale, sugli aiuti di Stato e su temi analoghi di cui ora si possono valutare necessità e requisiti in un'atmosfera serena. «È anche in questo contesto - ha proseguito la federazione - che FEPORT apprezza estremamente la dichiarazione del commissario Barrot in merito al fatto che la politica portuale europea dovrebbe vertere sull'assistere i porti europei a fronteggiare efficacemente le vere sfide future. Questo approccio è certamente più costruttivo ed orientato al futuro rispetto alle misure eccessivamente restrittive e datate incluse nel pacchetto sui porti che è stato ritirato».
La proposta di direttiva sui servizi portuali era stata bocciata una prima volta dal Parlamento europeo il
20 novembre 2003 ed una seconda volta il
18 gennaio scorso.