Il prossimo 28 aprile alle ore 14.30 alla Fiera di Milano, nell'ambito della decima edizione di Transpotec Logitec, si svolgerà un incontro sul rilievo strategico della "Piattaforma Logistica Siciliana" al quale parteciperanno Rodolfo De Dominicis, presidente della Società degli Interporti Siciliani (SIS) che ha promosso l'iniziativa e presidente dell'associazione nazionale degli Interporti UIR, Giovanni Caruso (ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), Eugenio Muzio (amministratore delegato Cemat) e Lanfranco Senn (presidente Certet, Università Bocconi).
Con 25.504 milioni di euro di importazioni - ha ricordato la Società degli Interporti Siciliani - l'Italia è il primo Paese del bacino del Mediterraneo per import (segue la Francia con 17.748 milioni). Ed è secondo per export: 21.128 milioni di euro (dopo la Francia con 24.010). Nell'insieme l'Italia ha il primato assoluto degli interscambi commerciali (fonte Istituto per il commercio estero, Rapporto 2004). «Ma l'Italia del trasporto merci e della logistica - ha sottolineato Rodolfo De Dominicis - non può fare a meno del Mezzogiorno, che rappresenta il naturale gate da e per il Nord Europa. È a Sud che esistono le aree vocate per fungere da magnete a valenza globale e intercettare parte dei flussi di merce internazionali». Inoltre - ha aggiunto - «solo attrezzando le aree meridionali del Paese, con interventi che garantiscano un'offerta specializzata, diversificata e strategicamente connessa, sarà possibile attirare investimenti esteri».
In particolare - ha osservato SIS - la Sicilia, alla vigilia della Zona di libero scambio, si sta organizzando e si candida - promuovendo sinergie strategiche con le altre aree dell'Italia Logistica - per il ruolo di "Porta Sud" del sistema euromediterraneo. Il modello di programmazione proposto dalla SIS e che ha trovato riscontro nelle pianificazioni nazionali e regionali si chiama "Piattaforma Logistica Siciliana" (PLS). Prende le mosse dalla collocazione dell'area nella rete transeuropea dei trasporti, pianifica l'integrazione sia fisica sia web delle strutture e si basa su dati attuali e prospettici. Punti di forza i due interporti - Catania-Bicocca e Termini Imerese - che saranno entrambi operativi nel 2008.
Più in particolare la Piattaforma Logistica Siciliana individua un "quick-start system" (QSSL) di opere di "integrated logistics" che hanno la funzione di leva dello sviluppo con risvolti anche nel medio termine (3-5 anni). È composta dagli interporti di Catania Bicocca e Termini Imerese, entrambi operativi nel 2008, dall'espansione dell'infrastruttura etnea, già in fase di progettazione e pronta nel 2010, dalla rete degli autoporti (costituita, tra gli altri, dai nodi di Tremonzelli Polizzi Generosa, Dittaino, Melilli, Milazzo), dal sistema dei city logistic center a supporto delle grandi città (Catania e Palermo anzitutto), dai sistemi portuali integrati (ristrutturazione e specializzazione per traffico merci container del porto di Augusta in sinergia con quello di Catania; ristrutturazione e specializzazione per traffico merci ro-ro del porto di Termini Imerese in sinergia con quello di Palermo), dagli "assi" della logistica (collegamenti stradali e autostradali tra le aree industriali e produttive), dal sistema intelligente di gestione del flusso di informazioni che opererà per incontro domanda-offerta, tracing e tracking, monitoraggio on line e per aumentare i livelli di security nell'intera rete.