Stamani , per un importo di 35 milioni di euro. Una variazione - ha sottolineato il presidente dell'Autorità Portuale partenopea, Francesco Nerli - indispensabile per far fronte al pagamento di spese per investimenti in opere infrastrutturali impegnati negli esercizi precedenti.
Nel corso della riunione il responsabile dell'Ufficio Ambiente, Bonifica e Risanamento dell'Autorità Portuale, Cipriano Cinque, ha illustrato lo stato d'attuazione del piano rifiuti, che riguarda la raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui di carico. A fine marzo, al termine di un lungo iter istruttorio nel corso del quale il piano è stato discusso e approvato dal consiglio regionale della Campania, è stata indetta una gara per individuare il gestore unico del piano di raccolta dei rifiuti ed entro il prossimo 25 maggio - ha precisato l'ente portuale - si chiuderà la presentazione delle istanze e si procederà quindi all'individuazione del gestore. L'obiettivo del piano è duplice: da un lato obbligare le navi, pena il pagamento di una penale di carattere pecuniario, a consegnare i rifiuti per evitare il rischio di inquinamento per scarichi a mare, dall'altro limitare il trasporto di grossi quantitativi di rifiuti per nave. Il piano rifiuti - ha rilevato l'Autorità Portuale - ha ricevuto un grande apprezzamento da parte dell'Agenzia europea per la sicurezza marittima EMSA. Per questo il porto di Napoli è stato scelto come capofila di alcuni porti comunitari per la realizzazione di un progetto Interreg (finanziato dalla Comunità Europea) per far adottare il piano anche da paesi dell'area del Maghreb.