Lo shipping greco in cattive acque

Quest'anno il settore dello shipping rappresenterà il 4,5% del prodotto interno lordo della Grecia, contro il 2,5% del 1999. Tale crescita è destinata però ad arrestarsi e il trend diventerà negativo. Lo afferma un rapporto della National Bank of Greece, che evidenzia come il settore marittimo, «uno - sottolinea - dei più dinamici settori dell'economia greca, stia attraversando trasformazioni cicliche e strutturali».

Freight Rates: Elasticities
Dry bulk market
G7 industrial production	8.10
BRICs ind. Production	3.10
Bulkcarriers fleet	-17.10
Oil tanker market
G7 industrial production	3.70
BRICs ind. Production	1.50
Tankers fleet	-5.50
Oil price	5.20
Sample period: 1986-2005 Source: NBG Estimates

Il documento dell'istituto bancario ellenico rileva come i noli marittimi «siano ben oltre il loro picco» e che «potrebbero calare repentinamente, visto che la produzione navale sta colmando rapidamente la crescita della domanda». Inoltre «l'intensificarsi della concorrenza, insieme con il deterioramento delle condizioni finanziarie, sta determinando una rapida ristrutturazione del settore, con la creazione di operatori più grandi, con flotte moderne». «Entrambi questi sviluppi - osserva la National Bank of Greece - non promettono nulla di buono per la crescita dell'economa greca sostenuta dallo shipping, visto che la "dimensione della torta del giro d'affari" diventerà più piccola così come la fetta che tornerà in Grecia, soprattutto a causa dell'aumento del ricorso alle bandiere di convenienza e della riduzione dell'impiego di marittimi greci».

Freight Rates: Projections for 2006 (per cent y-o-y)
Assumptions
G7 industrial production	2.1
BRICs ind. production	20.0
Bulkcarriers fleet	6.3
Tankers fleet	7.0
Oil price (average level in $)	60 - 75
Estimates
Baltic Dry Index	-25.0
Aframax tanker index*	-20.0 - 0.0
depending on the course of oil prices Source: NBG estimates*

Gli effetti di questa evoluzione del mercato - secondo il rapporto - sono già evidenti: «sulla base delle nostre proiezioni che prevedono un ulteriore diminuzione dei noli di almeno il 15% nel 2006, la crescita in corso della flotta sotto controllo greco (7%), così come con la continua riduzione dell'impiego di marittimi greci - spiega la National Bank of Greece - la crescita del contributo netto dell'industria dello shipping al prodotto interno lordo dovrebbe essere di circa 0,2 punti percentuali nel 2006 (un sesto della media triennale del 2002-2005)».

«Nonostante lo shipping greco offra un significativo sostegno all'economia della Grecia - osserva ancora il rapporto - il suo contributo è relativamente modesto se comparato con la sua dimensione (un terzo rispetto alla corrispondente media della più grandi nazioni marittime)». «Se l'economia greca potrà trarre ulteriormente beneficio dalla posizione di leadership del settore dello shipping - conclude la National Bank of Greece - ciò dipenderà in gran parte dallo sfruttamento di sinergie derivanti dallo sviluppo dell'Europa sudorientale, che richiede collegamenti efficienti con il trasporto ferroviario e stradale. Con le economie di scala, si presenteranno altri benefici con la creazione di un cluster marittimo».

Greek-controlled fleet vs world fleet (in DWT)
Type	Share in world fleet	Share of Greek fleet to world fleet
Type	Share in world fleet	2006	15-y aver.
Ore & bulk carriers	33.4%	22.1%	20.6%
Oil tankers	28.1%	21.1%	18.2%
Container carriers	13.9%	4.4%	3.5%
Chemical & Liquid gas carriers	13.2%	11.2%	12.3%
General cargo ships	8.0%	5.3%	8.3%
Others	3.4%	7.8%	12.4%
*Total*	*100.0%*	*16.1%*	*15.7%*
Source: Lloyd's Register of Shipping - Fairplay

Maritime cluster in EU countries and Norway
	Turnover of the maritime cluster	Controlled fleet as % of total dwt
Belgium	4%	3%
Denmark	8%	4%
France	11%	1%
Germany	13%	9%
UK	15%	6%
Greece	3%	43%
Italy	9%	4%
Netherlands	9%	1%
Norway	13%	18%
Spain	5%	1%
Sweden	4%	7%
Source: Policy Research Corporation N.V. & ISL (1997 data)