Il commissario europeo alla Pesca e agli Affari marittimi, Joe Borg, ha partecipato oggi all'assemblea generale di Europeche, l'associazione delle organizzazioni nazionali delle imprese di pesca dell'Unione Europea. Nel corso dell'incontro Borg ha sottolineato le difficoltà che attraversa il settore: «sono ben conscio - ha detto il commissario europeo - che l'attuale situazione non è buona per molti comparti del settore. Dal nostro primo incontro di un anno e mezzo fa ho avuto numerosi contatti con voi ed ho visitato non poche regioni della pesca in tutta l'Unione, cosa che mi ha dato l'opportunità di conoscere i problemi e le aspettative del settore».
Borg ha sottolineato come attualmente ci siano «molte imprese della pesca che lavorano a livelli economicamente non autosufficienti». «Questa situazione - ha spiegato - è dovuta in gran parte all'indebolimento strutturale dell'industria della pesca combinato con una crescita senza precedenti del prezzo del combustibile avvenuta negli ultimi due anni».
Borg ha ricordato che lo scorso 9 marzo la Commissione Europea ha adottato la comunicazione relativa al "Miglioramento della situazione economica dell'industria della pesca", iniziativa che ha l'obiettivo di rispondere alle necessità di risoluzione dei problemi strutturali a lungo termine del settore e di affrontare nel breve termine le difficoltà generate dall'aumento del prezzo del petrolio.
Nel corso degli interventi dei delegati delle organizzazioni professionali europee associate ad Europeche il rappresentante italiano, Luigi Giannini (Federpesca), ha riportato al commissario Borg la delusione dell'armamento peschereccio europeo verso il Fondo Europeo per la Pesca (FEP), di imminente approvazione, per la mancanza di interventi diretti al rinnovamento della flotta attraverso il finanziamento di nuove costruzioni, così come per la soppressione degli aiuti alle società miste ed al trasferimento dei pescherecci verso Paesi terzi.
Giannini ha espresso l'auspicio che venga quanto meno reintrodotto il finanziamento alla sostituzione dei motori nell'ambito di progetti di ammodernamento: lo stralcio - ha rilevato - sarebbe peraltro incoerente con la proclamata politica di incentivazione all'innovazione ed al risparmio energetico.
Il rappresentante italiano ha invece espresso compiacimento per la reintroduzione nel FEP del sostegno al fermo temporaneo delle attività di pesca, esteso finalmente anche agli armatori: bisognerà, peraltro - ha osservato - che il testo definitivo ne espliciti l'applicabilità a tutte le cause di fermo, incluse quelle di carattere prettamente economico riconducibili, tra l'altro, al caro-gasolio.
Rispondendo a Giannini, Borg ha assicurato la finanziabilità della sostituzione dei motori, riservandosi di esplicitare i vincoli ai quali il Consiglio riterrà di assoggettare la concessione del contributo FEP. Il Commissario ha posto l'accento anche sugli aiuti al salvataggio e alla ristrutturazione che interverranno appunto a sostenere le imprese di pesca nella congiuntura sfavorevole in atto e sugli interventi di carattere socio-economico di ammortizzazione sociale. Borg ha quindi assicurato l'operatività effettiva del FEP entro il primo semestre 2007, se - come atteso - il Consiglio dei ministri della Pesca, che si riunirà a Bruxelles il prossimo 22 maggio, darà il proprio assenso politico alla misura.