In occasione delle celebrazioni per il centenario del traforo del Sempione, si è riunita a Briga la comunità costituita dalle Camere di Commercio italiane, svizzere e tedesche interessata all'asse ferroviario Genova-Rotterdam, che collegherà l'Europa da sud a nord, partendo dai porti della Liguria, per arrivare, attraverso i principali nodi dell'Europa centrale, sino agli scali di Anversa in Belgio e di Rotterdam in Olanda. A livello di grandi opere, l'asse comprende il traforo del Loetschberg (sulla direttrice del Sempione), la cui ultimazione è prevista per la fine del 2007, che si connette in Italia con la linea Novara-Domodossola, il traforo del San Gottardo ed il futuro terzo valico ferroviario Genova-Milano.
«L'asse TEN 24 Genova-Rotterdam - ha detto il presidente della Camera di Commercio di Genova e di Uniontrasporti, Paolo Odone, intervenendo alla riunione - è per noi italiani estremamente importante e questo spiega il grande interesse subito dimostrato da tutte le Camere di Commercio italiane direttamente o indirettamente interessate all'opera». Odone ha sottolineato, tra l'altro, che «per quanto riguarda il sistema ferroviario, le regioni attraversate dall'asse sono percorse da oltre 22mila chilometri di ferrovia, corrispondente al 14,8% della rete UE 15 e all'11,2% dell'intero sistema ferroviario presente nell'UE 25».
«L'asse - ha proseguito Odone - avrà una grande importanza per l'economia di Genova e della Liguria rimuovendo molti degli ostacoli che oggi impediscono un trasferimento agevole delle merci da sud a nord».Il presidente di Uniontrasporti ha illustrato i dati del traffico ferroviario attraverso i valichi della parte occidentale delle Alpi (da Ventimiglia al San Bernardino): nel 2004 sono passate 79,1 milioni di tonnellate di merce e di queste oltre 30 milioni (pari al 39%) hanno utilizzato la modalità ferroviaria: una quota, quella ferroviaria, che si riduce notevolmente se di prende in considerazione la parte orientale dei valichi, caratterizzata da un predominio più marcato della modalità stradale (78%).
Per ciò che riguarda la modalità marittima, nel triennio 2002-2004 il porto di Genova ha avuto una costante crescita che ha portato il proprio traffico merci da 52,8 milioni a 57 milioni di tonnellate; il traffico container, pur in leggera crescita, si è assestato nel 2004 intorno ad un milione e seicento mila teu. La movimentazione del Porto di Rotterdam, in linea con l'andamento dei porti del Nord Europa, è passata dai 322 milioni di tonnellate del 2002 agli oltre 352 milioni nel 2004; anche per la movimentazione dei container, la crescita è stata costante arrivando agli oltre otto milioni di teu del 2004. «Ci troviamo quindi di fronte - ha osservato Odone - ad un asse ferroviario che ha ai suoi estremi due porti che movimentano complessivamente 410 milioni di tonnellate di merce e 10 milioni di teu».