Stamani a Palazzo San Giorgio, sede dell'Autorità Portuale di Genova, Legacoop Liguria e Consorzio Abaco hanno illustrato alla stampa un progetto per la realizzazione di un retroporto a servizio dei traffici containerizzati generati dal porto di Genova e, in generale, dalla portualità ligure. Il progetto "Retroporto di Genova: una necessità per lo sviluppo" sarà presentato domani alle ore 17.00 presso la Sala della Pace alla Festa dell'Unità in corso alla Fiera Internazionale di Genova.
L'obiettivo - ha detto il presidente di Legacoop Liguria, Bruno Giontoni - «è di fornire un servizio innovativo e di qualità al porto di Genova» e di fare di Alessandria «una base logistica importante», «con un'offerta di servizi che, dati alla mano, risulti competitiva per gli operatori».
Il retroporto sarà ubicato nel comune di Castellazzo Bormida, in provincia di Alessandria, su un'area di circa 1.116.000 metri quadrati attraversata dalla linea ferroviaria Genova-Alessandria ed in prossimità dell'autostrada A26 Voltri-Gravellona Toce. Un servizio ferroviario navetta collegherà i terminal portuali genovesi al centro logistico, dove si svolgeranno le operazioni di handling dei container e il loro stoccaggio. Per la realizzazione del retroporto è stata appositamente costituita la società Logistic Terminal Europa (LTE).
L'investimento, che ammonterà a circa 110 milioni di euro, di cui il 96 milioni per l'acquisto e l'infrastrutturazione delle aree e 14 milioni per l'acquisizione dei mezzi di movimentazione dei container e di servizio - ha detto Giontoni - «sarà effettuato da Abaco con risorse proprie». A regime è prevista un'occupazione diretta di circa 300 addetti.
«Il progetto - ha sottolineato l'amministratore delegato del Consorzio Abaco, Bruno Chiappini - è un'opportunità per tutti i soggetti interessati allo sviluppo dei traffici del porto di Genova». «Noi - ha spiegato - acquisiremo le aree, che sono già state opzionate». Tuttavia è auspicato il coinvolgimento di altri soggetti. «Siamo aperti a partecipazioni sia dei privati che del pubblico», ha confermato Marco Cresta, coordinatore del settore autotrasporto e logistica di Legacoop Liguria.
Il progetto è stato illustrato da Stefano Costa della società TBridge, che ha collaborato al business plan dell'iniziativa. Costa ha confermato la sostenibilità economica del progetto, possibile anche grazie alla movimentazione di consistenti quote di traffico containerizzato attratte dalla strategicità e dalla rilevanza del nuovo centro logistico. «L'unico modo per ridurre i costi - ha rilevato - è di aumentare i volumi».
Obiettivo di Abaco è di dotare il retroporto di un'area doganale che - ha sottolineato Marco Cresta - deve essere della dogana di Genova, per contenere ulteriormente i costi e aumentare l'efficienza operativa.
I responsabili dell'iniziativa non intravedono possibili sovrapposizioni con i progetti logistici allo studio per l'area dell'Alessandrino, ma anzi scorgono eventuali sinergie. In particolare non desta alcuna preoccupazione l'iniziativa della S.L.A.L.A. (Sistema Logistico dell'Arco Ligure ed Alessandrino), società che ha il compito di promuovere e realizzare insediamenti logistici nella zona. «SLALA - ha rilevato il responsabile di Legacoop Alessandria e coordinatore delle sedi Legacoop del Piemonte, Paolo Bianchi - non prevede una struttura di questo tipo». Anzi - ha osservato Marco Cresta - «il progetto rafforza il lavoro che ha fatto SLALA» con la quale - ha aggiunto - «cerchiamo di integrarci». Ufficiosamente - ha spiegato - SLALA, con cui abbiamo in programma un incontro ufficiale, si è dichiarata «contenta di inserire il nostro progetto nella loro iniziativa».
La prima fase del progetto di Abaco, relativa ad un'area di circa 400mila metri quadrati, potrà diventare operativa a fine 2008 - inizio 2009. Ulteriori sviluppi - ha detto Bruno Chiappini - dipenderanno dal successo dell'iniziativa.
B.B.