Questo pomeriggio a Palazzo San Giorgio, sede dell'Autorità Portuale di Genova, si è svolto un seminario sulla fumigazione che precede i lavori della conferenza Ecoports in programma per domani e dopodomani.
Il presidente dell'ente portuale genovese, Giovanni Novi, ha ricordato che «il porto offre molte occasioni di lavoro ai giovani, non soltanto nei settori tradizionali ma anche in settori meno conosciuti per cui sono necessarie professionalità e preparazione specifiche». Tra questi figura la fumigazione, tecnica che si pratica nei porti di tutto il mondo per evitare che i parassiti provenienti da altri Paesi possano danneggiare l'ecosistema delle nazioni di destinazione della merce.
A trasformare la fumigazione in una pratica condivisa - ha ricordato l'Autorità Portuale - è stata qualche anno addietro la FAO che ha elaborato alcune regole condivise, conosciute dagli addetti ai lavori come normativa ISPM15, con la quale vengono fissati i requisiti minimi perché gli imballaggi di legno che accompagnano la merce possano essere accettati dai Paesi che aderiscono al protocollo. Ciò a seguito delle sollecitazioni di Australia e Nuova Zelanda che dopo alcune dannose infestazioni da parassiti di provenienza europea , come ad esempio la vespa sirex, hanno chiesto garanzie internazionali sulla conformità degli imballaggi.