Commentando il tragico esito della collisione avvenuta ieri sera nello Stretto di Messina tra un aliscafo ed una portacontainer (
inforMARE del
15 gennaio 2007), che causato la morte di quattro marittimi imbarcati sull'aliscafo e il ferimento di circa 90 persone, Antonio Parlato, presidente dell'Ipsema, l'ente pubblico che assicura contro gli infortuni e le malattie professionali i marittimi, ha manifestato perplessità circa il fatto che si sia potuto verificare un simile incidente nonostante il traffico marittimo nell'area sia sorvegliato da una specifica torre di controllo. «Ci sembra opportuna l'iniziativa del ministro Bianchi - ha sottolineato Parlato - che ha voluto anche l'avvio di un'inchiesta ministeriale sulla vicenda».
«Particolare rilievo - ha aggiunto il presidente dell'Ipsema - assume la notizia seconda la quale, ancora una volta, al di là degli accertamenti delle responsabilità, sia coinvolta una nave battente bandiera ombra, come del resto è avvenuto nell'incidente accorso nello scorso dicembre del peschereccio
Francesco Gancitano al largo delle coste tunisine, in cui hanno perso la vita quattro marittimi».
«La sicurezza della navigazione - ha concluso Parlato - è sempre più urgente. Da parte nostra auspichiamo che, nel quadro della conferenza dedicata alla salute e sicurezza sul lavoro in programma a Napoli tra il 25 e 26 gennaio, venga adeguatamente affrontato il tema dei sinistri marittimi e dei conseguenti infortuni, la cui dinamica riflette la specificità, assolutamente non assimilabile ad altri settori produttivi, stante anche il ruolo di prevenzione affidato all'Ipsema dal decreto legislativo 479».