Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato ieri i progetti presentati dall'Autorità Portuale di Genova per la realizzazione del sesto bacino di carenaggio e dell'ampliamento del terminal contenitori Ronco-Canepa. Lo ha annunciato questa sera la port authority sottolineando che il via libera consente di dare avvio alla realizzazione di due opere fondamentali per lo sviluppo del porto genovese. Le gare per l'assegnazione dei lavori di entrambe le opere - ha precisato Palazzo San Giorgio - verranno bandite non appena l'iter amministrativo lo consentirà.
«La realizzazione del sesto bacino di carenaggio - ha osservato l'ente - è oggi opera irrinunciabile per rispondere alle esigenze poste dall'evoluzione delle navi da crociera, dalle mega portacontainer e dalle supercisterne che necessitano per i lavori di costruzione/riparazione di bacini di ultima generazione».
Il nuovo bacino di carenaggio verrà costruito nell'area indicata dal piano regolatore portuale, a sud del bacino n' 5. Il costo dell'opera è stato stimato in circa 100 milioni di euro, di cui il 50% verrà da finanziamento pubblico e il restante 50% da finanziamento privato. Secondo le previsioni dell'Autorità Portuale, il nuovo bacino dovrebbe essere ultimato nel giro di quattro anni.
Il bacino avrà una lunghezza interna di 359,0 metri, una larghezza interna di 65,0 metri e presenterà una profondità della platea di 12,5-13,5 rispetto al livello del mare.
«L'ampliamento del terminal Ronco-Canepa - ha ricordato l'ente - andrà invece a potenziare il settore dell'area contenitori di Sampiardarena. Il terminal, a lavori ultimati, potrà accogliere portacontainer di grandi dimensioni e di pescaggio superiore a quello attuale anche grazie all'allungamento del fronte di accosto, della realizzazione di nuove infrastrutture di banchina, e della realizzazione di nuovi spazi a terra per la movimentazione della merce e del contestuale dragaggio dei fondali».
I lavori al Ronco-Canepa, che costeranno circa 40 milioni di euro e dureranno circa tre anni, consentiranno di realizzare una nuova banchina ed un piazzale ottenuto dal riempimento dell'attuale specchio acqueo. Ciò permetterà di ottenere un fronte di accosto con lunghezza complessiva di 640 metri ed un incremento delle aree a terra pari a circa 63.700 metri quadrati al fine di consentire l'accosto di portacontainer di maggiori dimensioni rispetto a quelle attuali e con pescaggio fino a circa 14,50 metri.
Il materiale occorrente per la maggior parte del riempimento sarà ricavato dal dragaggio della foce del torrente Polcevera, che in tal modo beneficerà di un libero deflusso a mare, attualmente impedito dai depositi di materiale di origine alluvionale.
L'unificazione delle aree dei due moli Ronco e Canepa consentirà di poter posizionare quattro gru portainer già disponibili lungo la nuova banchina. Le aree retrostanti saranno suddivise in piazzali operativi per lo stoccaggio dei contenitori serviti da strade di accesso.
Inoltre stamani, presso il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche Lombardia-Liguria, struttura locale del ministero delle Infrastrutture, si è tenuta la conferenza dei servizi che ha approvato l'intervento di ampliamento sul terminal genovese di Ponte Colombo. La durata complessiva dell'intervento è di 12 mesi. L'importo dei lavori è di circa 4,6 milioni di euro che saranno interamente a carico della società Stazioni Marittime Spa, che gestisce l'operatività e l'esercizio dell'intero compendio del porto passeggeri di Genova.
Il progetto prevede un prolungamento della banchina di testata, lato ponente di Ponte Colombo, tale da consentire un ampliamento dei piazzali di circa 7.340 metri quadrati e la contestuale realizzazione di una banchina polivalente di oltre 320 metri in grado di poter accogliere contemporaneamente due navi miste passeggeri/merci di medie dimensioni.
«La banchina così realizzata - ha rilevato la port authority - diventerà inoltre la più ampia del porto passeggeri di Genova e costituirà quindi una ulteriore risorsa per far fronte alle crescenti esigenze dettata dal continuo aumento delle dimensioni del naviglio della flotta dei traghetti, che impongono l'adeguamento delle strutture portuali».