Il governo di Zagabria ha inviato alla Commissione Europea un programma per la ristrutturazione dell'industria navalmeccanica croata e per l'ammodernamento dei cinque cantieri navali nazionali controllati dallo Stato, cioè gli stabilimenti navali Kraljevica, 3. Maj, Brodosplit, Brodotrogir e Uljanik.
Il vicepremier croato Damir Polancec ha spiegato che la Commissione UE impiegherà 30-40 giorni per esaminare il programma, periodo dopo il quale sarà avviata una fase di consultazioni e trattative che presumibilmente durerà fino a sei mesi.
Nel frattempo la Croazia continuerà a sostenere i propri cantieri navali pubblici sulla base degli interventi approvati lo scorso settembre dalla Croatian Competition Agency, che ha autorizzato aiuti ai cantieri per oltre 4,2 miliardi di kuna (circa 570 milioni di euro), di cui quasi 1,7 miliardi di kuna destinati al cantiere navale Brodospliti, 625 milioni di kuna al cantiere Brodotrogir, quasi 1,7 miliardi al cantiere 3. Maj e 221 milioni al cantiere Kraljevica.
Il piano di aiuti era stato messo in atto perché gli istituti di credito avevano rifiutato di concedere prestiti ai cantieri sulla base di garanzie dello Stato non approvate dalla Croatian Competition Agency e ciò aveva determinato una crisi di liquidità dei cantieri. Dei 4,2 miliardi di kuna di aiuti sinora ne sono stati utilizzati circa due miliardi.
L'industria navalmeccanica croata dà lavoro ad oltre 11.000 persone alle quali si aggiungono oltre 5.000 addetti impiegati nelle società che lavorano in subappalto. Il portafoglio ordini dei cantieri nazionali prevede esportazioni del valore di oltre 7,3 miliardi di dollari nel periodo 2007-2012.