Lo scorso anno il porto di Livorno ha movimentato complessivamente 28,6 milioni di tonnellate di merci, con una crescita dell'1,5% rispetto a 28,2 milioni di tonnellate nel 2005.
Comunicando i dati statistici relativi al 2006 l'Autorità Portuale di Livorno ha sottolineato come lo scalo sia leader italiano nel settore ro-ro e delle autostrade del mare con un totale di 9.735.000 tonnellate - seguito da Genova con 8.966.000 e Napoli con 7.800.000 - per complessivi 332.781 mezzi transitati per il porto e circa 4.000.000 di metri lineari corrispondenti.
Inoltre il neo presidente dell'ente portuale, Roberto Piccini, ha evidenziato come Livorno si sia confermato primo porto italiano per i forestali-cellulosa, detenendo circa il 40% del traffico nazionale complessivo di questo settore, ed ancora il primo porto per le auto nuove con 470.000 unità.
Il traffico container ha invece segnato una battuta di arresto ed è su questo punto - ha rilevato l'authority - «che oggi l'Autorità Portuale lancia una sfida importante per il futuro. A partire dal POT 2007/2009 si darà il via alla riorganizzazione del porto per sistemi funzionali specializzati, e con alta qualità di servizi, per i traffici della cellulosa, delle autostrade del mare, e soprattutto per quelli su cui si gioca la carta dell'innovazione come l'agroalimentare e l'impiantistica. Ma il futuro porto di Livorno scommette ed alza la posta sul fronte dei contenitori: la Piattaforma Europa. Alcuni numeri di riferimento parlano da soli. Il nuovo porto di Livorno potrà contare su circa 3.000 metri di banchine e 2.000.000 di aree. Una grande piattaforma logistica che permetterà di rendere competitivo il porto per importanti volumi di traffico da e verso i nuovi mercati dell'Europa dell'est attraverso il corridoio logistico n. 5. Si aprirà dunque nei prossimi mesi la partita del nuovo piano regolatore portuale a partire dalla ricerca di partners ideali in grado di supportare il porto nella realizzazione di un investimento di circa 500 milioni di euro».