Nel 2006 il gruppo olandese Vopak, leader mondiale nella gestione di terminal portuali cisternieri, ha totalizzato un utile netto di 129,4 milioni di euro su un ricavo operativo di 778,1 milioni di euro, con incrementi rispettivamente del 43% e del 14% sull'esercizio precedente. L'utile operativo è stato di 220,9 milioni di euro (+23%) e l'utile netto senza i proventi straordinari di 122,2 milioni di euro (+23%).
La domanda complessiva di capacità di stoccaggio - ha osservato Vopak - è stata più elevata nel 2006 rispetto al 2005 a causa di una serie di fattori: lo sbilanciamento strutturale tra la produzione e il consumo in varie regioni, la crescita dell'utilizzo di prodotti petroliferi e chimici nel mercati emergenti e in via di sviluppo, la maggiore diversificazione delle specifiche dei prodotti per i combustibili dei motori e l'aumento della domanda di componenti per combustibili ambientalmente compatibili quali il bioetanolo e il biodiesel.
A causa delle incertezze sulle forniture - ha rilevato ancora il gruppo olandese - c'è stata una maggiore domanda di petrolio in Europa, in particolare nei primi sei mesi del 2006. Nel 2006 la commercializzazione ha avuto esiti positivi e ciò si è tradotto in una maggiore domanda di capacità di stoccaggio. Anche per i chimici l'anno è stato caratterizzato da una domanda di capacità di stoccaggio cisterniera elevata, stimolata in parte da una buona situazione economica che ha mantenuto alta la domanda di prodotti.
Nel corso del 2006 la capacità di stoccaggio offerta dal gruppo è cresciuta di 783.300 metri cubi salendo complessivamente ad oltre 21 milioni di metri cubi nei 75 terminal gestiti dalla Vopak in 30 nazioni. Nel 2007 e nel 2008 il gruppo di Rotterdam prevede di incrementare ulteriormente la capacità di più di 1,7 milioni di metri cubi.