Cna-Fita, sulla scorta dei risultati di un sondaggio, giudica la riforma dell'autotrasporto «un flop totale». Secondo quanto riscontrato dall'associazione, precipita il valore delle tariffe che sono pagate all'autotrasporto: «da quando è in vigore la riforma di settore - ha osservato oggi Cna-Fita - mediamente in un caso su due, le tariffe per servizi di trasporto su gomma sono calate e solo il 10% delle aziende di autotrasporto sono state coinvolte nella sottoscrizione di un reale contratto di autotrasporto, con il risultato che il contratto rappresenta la via più facile attraverso la quale la committenza scarica responsabilità e costi sull'autotrasportatore».
I dati scaturiti dal, sondaggio promosso da Cna Fita, rivelano - ha sottolineato l'associazione - «un quadro fallimentare: non solo il 95% delle imprese esprime un giudizio negativo sulla vigente riforma dell'autotrasporto, ma quasi il 97% ritiene che, con l'entrata in vigore del nuovo quadro normativo, siano peggiorate le condizioni di lavoro e, soprattutto una impresa su quattro è fortemente indebitata e quindi a rischio chiusura».
«Il sondaggio - ha detto il responsabile nazionale della Cna Fita, Maurizio Longo - evidenzia una volta per tutte che i problemi dell'autotrasporto sono ormai di tipo strutturale: se non si pone mano alla funzionalità del mercato con regole chiare e garantite, la deregolamentazione in atto determinerà un'accelerazione nel processo di eliminazione delle imprese del settore; e già nel 2006 mancavano all'appello, rispetto all'anno precedente 4.500 imprese».
Il sondaggio rivela come, da quando è in vigore la riforma dell'autotrasporto, le tariffe dei servizi siano diminuite nel 48% dei casi nonostante la certificazione di qualità sia presente nel 40% delle imprese intervistate. «Ed è significativo - ha evidenziato Longo - anche che il 90% delle imprese di autotrasporto non si trinceri in difesa di privilegi che comunque non esistono, ma rivendichi una vera strategia dei controlli da attuarsi non solo su strada ma anche presso le aziende che utilizzano i servizi di autotrasporto». Secondo Longo, «il disegno di legge che proroga i termini della riforma dell'autotrasporto potrebbe invece essere utilizzato per rielaborare con una certa urgenza i contenuti dell'attuale riforma che sta mettendo in ginocchio più del 90% delle imprese italiane di autotrasporto».