Federmar-Cisal ha inviato una lettera ai ministri dei Trasporti e del Lavoro ed alle commissioni Trasporti di Camera e Senato nella quale sottolinea come «i diplomati nautici non trovino più imbarco e quindi difficilmente riescano a maturare la navigazione necessaria per il conseguimento del patentino e successivamente dei titoli professionali di Capitano di Lungo Corso e di Capitano alla Direzione Macchine».
Secondo il sindacato, «salvo rare eccezioni, le imprese di navigazione, compresa la Tirrenia che rappresenta la flotta di Stato, non imbarcano allievi ufficiali sulle loro navi, nonostante il decreto legislativo n. 344/2003, costitutivo della tonnage-tax, abbia previsto l'obbligo della formazione dei cadetti per tutte le aziende che si avvalgono di tale istituto e che ormai sono la quasi generalità dell'armamento».
Inoltre il sindacato lamenta «come ciò avvenga in presenza di quei provvedimenti emanati in questi anni che continuano a destinare ingenti risorse a sostegno del settore marittimo. Provvedimenti i quali, secondo il legislatore, avrebbero dovuto essere finalizzati anche ad incentivare l'impiego dei marittimi italiani, ma che invece, vista la totale assenza di qualsiasi politica occupazionale in questo comparto - ha sottolineato l'organizzazione sindacale - sono serviti solamente ad incrementare in maniera esponenziale i profitti delle aziende».
Pertanto Federmar-Cisal, allo scopo di avere un quadro rispondente all'effettiva realtà, ha chiesto al ministero dei Trasporti di attivare le Capitanerie di Porto affinché effettuino un'indagine per rilevare quanti allievi ufficiali ed altri ufficiali di nazionalità italiana siano imbarcati sulla flotta nazionale.
Inoltre il sindacato ha invitato il ministero del Lavoro «a rompere gli indugi e dare immediata applicazione all'ormai datato regolamento per il collocamento della gente di mare, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 231/2006, attraverso il quale potrebbero essere costituite le condizioni per una corretta gestione del mercato del lavoro di questo settore a tutto vantaggio dei marittimi italiani».