Commentando il rinnovo del contratto nazionale della gente di mare siglato mercoledì scorso, che comporta aumenti per i marittimi del settore del rimorchio dai 55 ai 93 euro lordi mensili, il presidente di Federimorchiatori, Stefania Visco, ha dichiarato che questo aumento salariale, superiore all'inflazione, «anche se grava sul costo del lavoro delle imprese di rimorchio già provate da un sistema tariffario non più corrispondente alle diverse realtà portuali italiane, è stato anche determinante a mantenere la compattezza del settore, che è prioritaria, considerato il delicato momento che sta attraversando la portualità italiana».
Federimorchiatori ha sottolineato anche l'importanza dell'istituzione dell'Osservatorio Nazionale paritetico sindacati-associazioni nazionali di categoria, previsto dal nuovo contratto, organismo - ha spiegato la federazione - che avrà tra i suoi compiti la valutazione delle materie specifiche delle unità di rimorchio per la formazione professionale degli organici e la relativa implementazione; il miglioramento continuo del processo lavorativo intervenendo sulla sicurezza degli equipaggi e sul livello di servizio fornito agli utenti; lo studio delle specificità portuali e dei loro traffici individuandone adeguate forme di organizzazione del lavoro; l'incremento di efficienza, produttività e competitività anche attraverso forme di flessibilità legate alla professionalità degli organici. «L'Osservatorio Nazionale del rimorchio - ha detto Stefania Visco - rappresenta nella forma così concepita un'importante innovazione, poiché non solo è una finestra sempre aperta sull'evoluzione del nostro settore ma prospetta la possibilità di intervenire sulle parti normative del CCNL su specifici argomenti, qualora tutti i soggetti coinvolti siano in armonia».