Il gruppo armatoriale Siba Ships ha chiuso il bilancio 2006 con un profitto consolidato di oltre sei milioni di euro. Si tratta - ha sottolineato oggi Siba Ships - del quarto risultato annuale positivo consecutivo della capogruppo. Lo scorso anno - ha commentato il presidente di Siba Ships, Mauro Balzarini - il gruppo, sfruttando il buon momento generale dello shipping, ha proseguito, accelerandolo, il processo di espansione e diversificazione iniziato negli scorsi esercizi. In particolare - ha precisato - la società ha rafforzato la sua presenza nel sud-est asiatico, area geografica di sempre maggiore interesse, con la costituzione della società Siba Ships Asia Pte Ltd, con sede a Singapore.
Nel 2006 , quasi triplicando il valore raggiunto nel 2005, grazie al buon andamento dei noli e come conseguenza anche del maggior numero di navi impiegate, passato da 8 a 17 unità. In particolare sono passate da 4 a 12 le navi bulk carrier operate, due delle quali di proprietà e le altre a time charter.
È significativo - ha rilevato il gruppo - che il 2006 sia stato il primo anno nel quale il valore dei ricavi derivanti dal settore del carico secco sia stato superiore rispetto a quello derivante dal core business della società, il trasporto di animali vivi, con il 60% del fatturato prodotto dal settore dry contro il 36% dal settore livestock.
Nel 2006 la compagnia ha impiegato quattro navi nel comparto livestock, nel quale è stato registrato un aumento sia dei noli sia di volumi. Il numero di animali trasportati è passato per i bovini da 150mila a 268mila unità, con un incremento del 68% sul 2005, mentre per gli ovini da 570mila a 646mila (+15%). Il mercato di maggior interesse - ha spiegato il gruppo - si è confermato quello australiano con carichi con destinazione sud-est asiatico (con incrementi rispettivamente del 65% e del 180% nelle destinazioni verso Indonesia e Malesia) e Medio Oriente (con un incremento del 298% nel numero di ovini destinati all'Arabia Saudita) anche se sono state aggiunte nuove rotte, come quella dalla Nuova Zelanda al Messico che - ha precisato Siba Ships - diventeranno regolari e si rafforzeranno nel prossimo esercizio.
Nel corso del 2006 la flotta del gruppo ha visto l'ingresso di otto navi bulk carrier. Sono stati inoltre stipulati contratti per altre quattro unità che entreranno in servizio tra il 2007 e il 2009. La società ha beneficiato durante l'esercizio trascorso del buon andamento del mercato dei noli per navi dry cargo, sostenuti dalla grande richiesta di materie prime da parte di Cina, India e altri Paesi in via di sviluppo, confermando che le scelte fatte negli anni scorsi di entrare in questo mercato - ha evidenziato Siba Ships - stanno dando ora buoni frutti. Il volume di affari nel settore dry cargo è passato da 12 milioni di euro nel 2005 a 42 milioni di euro nel 2006 ed ha generato profitti ante imposte, al netto della gestione amministrativa, per circa 3,6 milioni di euro.
Siba Ships è entrata anche nel settore delle product tanker, che rappresenta un'ulteriore diversificazione effettuata dalla società con l'ingresso nel settore delle navi cisterna per trasporto di prodotti puliti (prodotti petroliferi raffinati ma anche oli vegetali), con il noleggio a time charter di un'unità, e attraverso la partecipazione in una società, Merlin Tankers, che ha curato la trasformazione di navi petroliere a scafo singolo in navi a doppio scafo.
Tra i costi della produzione, le uscite più significative registrate nel 2006 sono state quelle relative all'acquisizione di servizi, pari a 46,6 milioni di euro, e tra esse, in particolare, quelle conseguenti a noleggi passivi e costi operativi di navi di proprietà, mentre il risultato di esercizio è stato influenzato dalle spese necessarie al sostentamento dell'espansione dell'attività sociale, che ha visto, come già detto, la consegna e lo start-up delle nuove unità diventate operative nel corso del 2006, e la costituzione della controllata Siba Ships Asia, oltre all'apertura di una nuova sede della società a Genova.