Rapida approvazione della riforma portuale, rendere strutturali gli interventi per la navigazione di cabotaggio e procedere alla privatizzazione della Tirrenia. Sono tra le principali richieste che la Confitarma (Confederazione Italiana Armatori) ha presentato oggi al governo in occasione dell'assemblea annuale dell'associazione armatoriale svoltasi a Roma.
Le sollecitazioni dell'industria dello shipping sono intese a consentire all'armamento italiano di proseguire nel trend positivo registrato negli ultimi anni. Sono stati «risultati esaltanti. E abbiamo tutte le intenzioni di continuare su questa strada: vogliamo, possiamo e dobbiamo farlo», ha sottolineato il presidente di Confitarma, Nicola Coccia, nella relazione all'assemblea che pubblichiamo nella rubrica "
Forum dello shipping e della logistica".
«Una categoria, quella degli armatori - ha affermato Coccia - che negli ultimi sette anni ha avuto il coraggio di investire ben 27 miliardi di euro in nuove navi e che oggi vanta una delle flotte più giovani, specializzate ed eco-compatibili del mondo, ai vertici nel trasporto dei passeggeri e delle merci. Solo negli ultimi 18 mesi la flotta italiana è cresciuta del 16%, del 35% dal 2000 ad oggi. In base agli ordini già effettuati per la costruzione di nuove navi, nel 2010 la flotta italiana dovrebbe raggiungere i 20 milioni di tonnellate di stazza».
«Con la flotta è cresciuto tutto il
cluster marittimo, raggiungendo posizioni di
leadership nella cantieristica, nella nautica da diporto, e nei porti», ha detto Coccia sollecitando rapide decisioni delle istituzioni in merito alle questioni ancora aperte, che pesano sul settore marittimo-portuale del Paese, soprattutto in considerazione dei nuovi ritmi imposti dalla globalizzazione.
Innanzitutto ha invocato una rapida approvazione della riforma portuale. «Invece - ha rilevato il presidente di Confitarma - in Parlamento i disegni di legge in materia non si contano più». «L'armamento - ha aggiunto - ha accettato l'autonomia finanziaria delle Autorità Portuali. Naturalmente auspichiamo che tali ingenti risorse vengano utilizzate secondo sani principi di politica industriale e che possa essere garantito un controllo effettivo. È evidente che solo manager di alto profilo potranno assicurare una gestione moderna ed efficiente dei nostri porti».
In merito alla compagnia pubblica Tirrenia, Coccia ha ribadito la netta contrarietà a prolungare le convenzioni con lo Stato in contrasto con le procedure europee ed ha manifestato la soddisfazione degli armatori nel rilevare che le loro richieste di procedere ad una rapida privatizzazione siano state accolte nel documento di programmazione economica e finanziaria approvato dal Consiglio dei ministri del 28 giugno scorso. «Nell'interesse di tutto l'armamento - ha affermato - occorrerà velocizzare al massimo tale privatizzazione: tempi morti sarebbero deleteri, in
primis per la Tirrenia stessa che si troverebbe in uno stato di pre-liquidazione. Alitalia
docet' L'armamento privato è pronto anche in questa occasione a fare la sua parte, partecipando al tavolo istituzionale che dovrà concretizzare l'obiettivo politico del documento di programmazione economica».
Coccia si è soffermato anche sul ministero dei Trasporti, chiedendo un'azione politica che restituisca a tale amministrazione competitività organizzativa e normativa e consenta il riaccorpamento di tutte le competenze marittimo-portuali. «Purtroppo, per un lungo periodo - ha rilevato - noi armatori, e con noi tutto il cluster marittimo, abbiamo dovuto sopperire all'assenza di un riferimento politico; ne abbiamo assoluto bisogno, per riconsegnare in pieno il
cluster al suo ruolo naturale di soggetto economico portatore di una cultura di impresa, con una visione globale, competitivo nel mondo e in grado di agire secondo logiche di mercato. Ora che finalmente a livello politico la lacuna è stata colmata, noi armatori ci proponiamo quali protagonisti nel rispondere agli interessi economico-sociali dell'intero sistema marittimo».
Le altre richieste che l'armamento ha rivolto al governo riguardano gli interventi strutturali per la navigazione di cabotaggio; l'introduzione anche in Italia di strumenti finanziari innovativi, quali i fondi di investimento navale e il
tax lease scheme; il supporto pubblico alle attività di formazione in campo marittimo; una incisiva e celere semplificazione delle norme nazionali sulla navigazione e scelte ambientali sostenibili.
Il vice ministro ai Trasporti, Cesare De Piccoli, ha sottolineato come tutto il
cluster marittimo rappresenti una importante risorsa del Paese ed ha condiviso le richieste dell'armamento per dare sempre più competitività al settore. Per quanto riguarda la riforma portuale, il vice ministro ha affermato che ormai, con la definizione della proposta governativa, si è conclusa una prima fase del lavoro. «Variamo questa legge entro l'anno - ha precisato - perché ne abbiamo bisogno tutti».
Anche il ministro ai Trasporti, Alessandro Bianchi, ha confermato l'intenzione di accompagnare il percorso di successo dell'armamento, che ha realizzato un incremento della flotta non solo quantitativo ma anche qualificato ed eco-compatibile ed ha affermato che occorre lavorare ad una politica per incrementare le autostrade del mare e in questo contesto l'
ecobonus è un primo intervento parziale in questa direzione. Per quanto riguarda la privatizzazione di Tirrenia, Bianchi ha detto che occorre rispettare il principio della liberalizzazione, garantendo efficienza dei servizi, economicità della gestione e tutela occupazionale. La Finanziaria 2007 ed anche il documento di programmazione economica e finanziaria 2008-2011 - ha rilevato - hanno dato segnali importanti della volontà del governo di agire in fretta, anche perché è molto probabile che l'Unione Europea non consentirà tempi più lunghi. Proprio per questo - ha concluso - è stato deciso di costituire un a Palazzo Chigi tavolo di discussione che coinvolga tutti i soggetti interessati, per un confronto anche sul piano industriale di Tirrenia.
Nel corso dell'assemblea il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, ha preso brevemente la parola per ringraziare Coccia per aver accettato il suo invito a tenere la prossima assemblea di Confitarma a Genova a fine febbraio 2008, in occasione dei primi dieci anni del Registro Internazionale. «Sarà un'occasione - ha detto Burlando - per riflettere insieme su questo periodo durante il quale, in un clima di difficile competizione economica, il vostro settore ha saputo accettare e vincere la sfida, portando la nostra flotta nazionale a crescere di circa tre volte. Torneremo a ragionare insieme sul nostro mondo, per capire se si può crescere ancora».