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Il Comitato Portuale di Napoli ha approvato l'aggiornamento del piano operativo triennale 2005-2007
Per il 2007 previsti finanziamenti per 237,46 milioni di euro
18 luglio 2007
Il Comitato Portuale di Napoli ha approvato oggi l'aggiornamento del piano operativo triennale 2005-2007. Per il 2007 sono previsti finanziamenti per 237,46 milioni di euro, di cui 160 milioni relativi all’intervento per la costruzione del nuovo terminal contenitori della Darsena di Levante.
«La novità - ha rilevato il presidente della port authority, Francesco Nerli - sono, principalmente, l’ampliamento delle competenze dell’Autorità Portuale al porto di Castellammare di Stabia e che rispetto al primo piano annuale si sono aggiunti alcune decine di milioni di euro di finanziamenti da destinare al nuovo terminal di Levante. Saranno utilizzati per i lavori di adeguamento della nuova darsena a terminal contenitori mediante colmata. Il nostro intento è far partire a breve la gara d’appalto per un ulteriore modulo di lavori che comprende la realizzazione delle strutture della cassa di colmata e di banchina».
Il piano prevede anche lo spostamento del traffico dei traghetti dal Beverello a Calata Porta Massa e il dragaggio dei fondali sbloccati nell’ultima legge finanziaria, attività, quest'ultima - ha sottolineato Nerli - che rappresenta la «condizione primaria per lo sviluppo e il rilancio delle attività portuali».
Nel corso della riunione il presidente dell'Autorità Portuale ha illustrato le problematiche scaturite dalle osservazioni inviate dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato all’Autorità Portuale in merito al regolamento per l’esercizio dei bacini di carenaggio del porto di Napoli. Nerli, dopo aver precisato che l’antitrust riconosce la positività del regolamento, ha rilevato che l’auspicio dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è che vi sia una maggiore attenzione su due punti, su cui - ha detto - «invito il Comitato Portuale a riflettere: l’opportunità di coinvolgere il comparto dei riparatori navali per verificare il miglioramento del regolamento in merito al tempo previsto per la domanda di immissione delle nave in bacino e all’uso delle aree adiacenti». «È nostro dovere - ha aggiunto - individuare una modalità per far ripartire il piano di riordino della cantieristica. Nel piano rientra, come si ricorderà, l’acquisto del Bacino 5 da parte dell’Autorità Portuale per poi affidarlo al Consorzio di Riparatori costituitosi a suo tempo».
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