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Nel 2008 il traffico crocieristico nei porti italiani sfiorerà 8,5 milioni di passeggeri
Ricerca della Cemar. Il prossimo anno gli scali nave previsti nei porti italiani saranno 4.415
24 settembre 2007
Il mercato crocieristico nel Mediterraneo è il settore di maggior crescita nel business del turismo e l’Italia si colloca come la prima destinazione croceristica d’Europa e di tutto il bacino mediterraneo. Lo sottolinea il presidente dell'agenzia marittima Cemar, Sergio Senesi, in occasione della partecipazione al Seatrade, la manifestazione sul settore delle crociere e dei traghetti che si è aperta oggi ad Amburgo.
Secondo i dati elaborati dalla Cemar, il trend positivo registrato dai porti italiani negli ultimi anni viene confermato dalle proiezioni dei dati riguardanti il 2008: i passeggeri movimentati saranno, infatti, circa 8.450.000, con una crescita del 10,45% rispetto al 2007 (che si chiuderà a quota 7.650.000). Gli scali nave previsti nei porti italiani saranno 4.415, in crescita rispetto ai 4350 del 2007: ogni porto, quindi, registrerà un incremento della media dei passeggeri per scalo di oltre 150 unità, passando dai 1.758 passeggeri del 2007 ai 1.913 del 2008.
Per la prima volta i tre principali porti italiani (Civitavecchia, Venezia e Napoli) assorbiranno quasi il 60% dell’intero traffico nazionale. Con l’aggiunta del porto di Livorno questa percentuale raggiunge anche il 75%. La concentrazione del traffico su questi porti, tuttavia - osserva Senesi - provoca gravi difficoltà sia dal punto di vista operativo che da quello logistico: «la crescita del traffico croceristico - spiega il presidente della Cemar - non è stata affiancata in questi anni da una crescita adeguata dei porti. Da un punto di vista logistico e strutturale, infatti, non tutti questi porti saranno in grado di gestire e supportare in maniera efficace un movimento di passeggeri di tale portata. Proprio per questo si richiede una politica di rivalutazione di tali aree che preveda una programmazione sugli accosti in base alle reali possibilità. È infatti necessario creare uno strumento per poter coordinare e monitorare con precisione le prenotazioni delle banchine, cosa relativamente semplice con le moderne tecnologie e internet. Potrebbe essere una soluzione per superare i limiti strutturali legati a banchine e qualità dei servizi di terra».
La ricerca della Cemar evidenzia anche come molte navi di piccole dimensioni abbiano ridotto drasticamente gli scali nei porti italiani, optando invece per il sud della Francia o le isole greche, a causa soprattutto degli elevati costi degli scali nazionali che queste tipologie di navi devono sostenere.
Un punto positivo è, invece, quello segnato dagli scali liguri: Genova, dopo anni, si ritroverà alla soglia dei 500.000 passeggeri grazie alle crociere invernali di MSC Crociere. Stesso successo per Savona che, grazie agli scali Costa Crociere, si appresta a superare i 700.000 passeggeri nel 2008.
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