- Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha ribadito la propria contrarietà all'utilizzo del porto di Gioia Tauro quale terminale di servizi traghetto. «Nessuno tocchi Gioia Tauro», ha detto oggi Loiero. «Non si può pensare di risolvere il calvario determinato dai lavori sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria, per il quale siamo da tempo allarmati - ha spiegato - bloccando lo sviluppo del porto e aggravando la situazione economico-sociale del territorio».
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- «Farlo diventare un approdo per il trasporto di automezzi sullo Stretto - ha aggiunto Loiero - sarebbe una rovina, snaturerebbe il disegno per il quale i calabresi si sono battuti di creare un polo di sviluppo, proprio nel momento in cui si avviano attività portuali e industriali che dovranno dare una ulteriore spinta all'area e all'intera regione. Bisogna pensare ad altro, ad altri scali marittimi, come Corigliano che ha tutte le potenzialità. Sono contrario a snaturare la vocazione di Gioia Tauro perché frustrerebbe tutti gli sforzi che, grazie soprattutto alle attenzioni del presidente del Consiglio Prodi, hanno dato il via alla nuova stagione di successi dell'hub marittimo calabrese».
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- Secondo il presidente della Regione, invece, «bisogna lavorare per rendere più celeri le operazioni magari realizzando un secondo canale per la logistica. Non si può pensare di appesantire la situazione, proprio quando l'accordo tra la BLG (il gruppo logistico tedesco che opera nel porto calabrese, ndr) e la giapponese NYK, leader mondiale nel settore marittimo ro-ro, che hanno costituito la ‘ICO BLG Automobile Logistics Italia', decidono di investire sul porto destinato a diventare l'hub di riferimento nel Mediterraneo nel settore automotive. Sarebbe un disastro economico e per questo respingo ipotesi di diverso utilizzo delle banchine».
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- Loiero ha sottolineato come lo scalo di Gioia Tauro sia «già affollato dalle navi portacontainer che devono aspettare spesso in rada e lo sarà ancora di più quando andrà a regime il nuovo servizio della ICO BLG».
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- «Usiamo tutto il resto - ha concluso - ma non Gioia Tauro. Ci sono altri approdi marittimi che possono servire come terminal di autostrade del mare. Penso che Corigliano sia l'approdo ideale. Bisogna renderlo conveniente, appetibile, ma ha il potenziale necessario. Pochi conoscono il suo valore strategico. Al governo chiederemo quindi sostegni, anche per gli autotrasportatori, perché si utilizzi lo scalo marittimo di Corigliano. Sia chiaro, comunque, che ci opporremo a qualsiasi ipotesi penalizzante per Gioia Tauro».
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