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Accordo per la sicurezza sul lavoro nel porto di Genova
Verranno applicate procedure per verificare la potenziale tossicità dell'atmosfera interna nei container prima della loro apertura
16 ottobre 2007
Venerdì scorso l'Autorità Portuale di Genova, le associazioni degli spedizionieri, l'Arpal, l'Asl 3, i consulenti chimici del porto e la Voltri Terminal Europa (VTE), di intesa con il Comitato Igiene e Sicurezza del Lavoro, hanno siglato un accordo per applicare nello scalo genovese le procedure che consentiranno di verificare, prima dell’apertura, la potenziale tossicità dell’atmosfera interna nei contenitori considerati a rischio.
La sperimentazione è partita ieri dal terminal VTE e avrà la durata di tre mesi al termine dei quali le procedure verranno affinate in base ai dati raccolti.
Secondo le stime dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro - ha spiegato la port authority - circa il 4% dei container potrebbe contenere concentrazioni pericolose di gas tossici o la carenza d’ossigeno dovuti a fumigazione o a decomposizione delle merci che potrebbero essere pericolosi per la salute dei lavoratori.
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