- Il presidente dell'European Sea Ports Organisation (ESPO), Giuliano Gallanti, ha esortato le autorità portuali che fanno capo alla stessa associazione europea ad essere più attente a ciò che accade sia dentro che fuori dei confini portuali.
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- Nel suo intervento all'assemblea annuale dell'associazione dei porti europei, svoltasi ieri a Bruxelles, Gallanti ha detto che «le sfide dello scenario logistico, in costante mutazione, e della società in generale richiedono ai nostri associati, qualunque sia la loro forma o proprietà, di cessare di essere spettatori passivi e burocratici». «Invece - ha spiegato - devono essere dinamici coordinatori del porto e della comunità che gravita sul porto e agire per agevolare le attività. Ciò è vero nelle nostre relazioni con i clienti, gli operatori terminalistici, gli attori della logistica e gli altri fornitori di servizi. Ma è parimenti vero nella nostra relazione con i governi locali e regionali, con i partner sociali e con i soggetti di altro tipo».
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- «Un'autorità portuale - ha sottolineato il presidente di ESPO - deve essere sufficientemente forte e autonoma per combinare gli obiettivi commerciali con il legittimo interesse pubblico del porto e del suo territorio circostante».
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- Gallanti ha espresso soddisfazione circa il nuovo corso impresso dalla Commissione Europea alla politica portuale, in quanto - ha rilevato - conferma tale visione e definisce quali siano gli strumenti a disposizione delle autorità portuali. «Ora - ha aggiunto - sta a noi utilizzarli in maniera ottimale e responsabile».
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- Intervenendo all'assemblea Fotis Karamitsos, direttore della Commissione Europa per la logistica, l'innovazione, la co-modalità e il trasporto marittimo, ha confermato come «ESPO abbia rappresentato uno degli elementi chiave del successo della consultazione preliminare e, quindi, della nuova politica». «Crediamo - ha detto Karamitsos - nelle forze del mercato con autorità pubbliche che sostengano, promuovano e pongano rimedio, ad esempio eliminando gli abusi. La comunicazione offre un quadro chiaro e un piano d'azione, in modo che i porti europei possano fronteggiare le sfide di oggi e di domani, possano attrarre nuovi investimenti e contribuire appieno allo sviluppo co-modale».
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- Gallanti ha annunciato che ESPO ha deciso l'istituzione di uno specifico comitato sulla governance dei porti che avrà come primo compito la realizzazione di uno studio sull'utilizzo delle concessioni quali strumenti di governance. I risultati di tale attività verranno presentati da ESPO nel corso di una conferenza che si terrà il 29 e 30 maggio del prossimo anno ad Amburgo.
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