- Il prossimo 11 aprile con inizio alle ore 17.30, presso il Venezia Terminal Passeggeri, si terrà un incontro sul tema “Affari di Porto” promosso dal The International Propeller Club Port of Venice nel corso del quale operatori e rappresentanti della pubblica amministrazione avranno il compito di tracciare una radiografia sullo stato della portualità lagunare veneta e di suggerire utili proposte per ottimizzarne l'operatività e la competitività.
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- Interverranno in qualità di relatori Aldo Pomarici, vicepresidente di Confetra, Rosario Greco, direttore della Circoscrizione Doganale di Venezia, Antonino Magro, comandante della Guardia di Finanza del Porto, dell'Aeroporto e dell'Interporto di Venezia, Emilio Gamba, presidente di Assoagenti (Associazione Agenti e Mediatori Marittimi del Veneto), Andrea Cosentino, presidente di Assosped (Associazione tra Imprese di Spedizione del Veneto), Giorgio Rotigni, presidente dell'Associazione Spedizionieri Doganali, Stefano Vignani, comandante della Direzione Marittima del Veneto, Franco Bagatin, presidente di APV-Investimenti, Eugenio De Vecchi, amministratore delegato dell'Interporto di Venezia, Gianluca Palma, direttore dell'Ente Zona Industriale P. Marghera, e Roberto Perocchio, amministratore delegato di Venezia Terminal Passeggeri.
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- L'invito è stato esteso anche al vertice dell'Autorità Portuale che sarà insediato il prossimo 11 aprile dopo la scadenza dell'attuale presidente in carica Giancarlo Zacchello, al sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, al presidente della Provincia di Venezia, Davide Zoggia , al presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan, e al viceministro dei Trasporti, Cesare De Piccoli.
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- «Più che alla nomina del nuovo presidente - ha osservato il presidente del Propeller di Venezia, Massimo Bernardo - bisogna pensare alle strategie di sviluppo in accordo con imprenditori ed enti locali. Il porto di Venezia nel suo recente passato è stato fortemente condizionato non solo dall'andamento economico del Paese e dai mercati internazionali di riferimento, ma anche dalla sua gestione amministrativa, operativa, urbanistica ed infrastrutturale. Questo meeting rappresenterà una vera e propria “mission” non solo culturale, ma anche strategica per trovare nuove strategie e rilanciare una concreta collaborazione tra chi ogni giorno opera nel mercato e chi ha l'obbligo istituzionale di predisporre progetti e investimenti per ridare competitività al porto e al suo sistema trasportistico».
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- «“Affari di Porto” - ha concluso Bernardo - non si limiterà quindi ad abbozzare una semplice radiografia di quanto è stato fatto in questi ultimi anni nelle banchine e nei terminal portuali o di quanto si ipotizza per il suo futuro, ma dovrà invece rappresentare lo “start up” per dare voce agli imprenditori del settore, oltre che un potente stimolo per recuperare, con la riorganizzazione delle proprie aziende, elementi forti di competitività che si rifletteranno non solo sulla vita del porto nella sua triplice funzione, commerciale, industriale e crocieristica, ma anche, per le potenzialità e l'autorevolezza delle categorie rappresentate nel Club , dell'intera economia regionale».
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