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Il Gruppo Giovani Armatori di Confitarma introduce alcune modifiche al proprio statuto
Triennale il mandato del presidente, che non sarà rieleggibile. Il 26 aprile inizierà la missione in India ed Emirati Arabi Uniti
3 aprile 2008
Oggi il Gruppo Giovani Armatori della Confederazione Italiana Armatori (Confitarma), riunitosi a Roma in assemblea, ha apportato alcune modifiche al proprio statuto per adeguare il regolamento interno allo statuto della confederazione armatoriale. In particolare tali modifiche, che entreranno in vigore dopo l'approvazione del Consiglio di Confitarma, prevedono che, dal 2009 con il prossimo rinnovo delle cariche, la durata del mandato del presidente abbia una durata di tre anni e non sia rieleggibile; inoltre i vicepresidenti saranno tre anziché due e il numero dei consiglieri sarà elevato a sette, due nominati dal presidente e cinque dall'assemblea del gruppo Giovani Armatori.
All'assemblea odierna, in vista dell'imminente missione dei Giovani Armatori in India ed Emirati Arabi Uniti, ha partecipato Mandarupu Subbarayudu, addetto commerciale e numero due dell'Ambasciata indiana in Italia. Durante l'incontro Giuseppe Mauro Rizzo, presidente del Gruppo Giovani Armatori, ha illustrato i dettagli del programma del viaggio che inizierà il prossimo 26 aprile con tappe a Mumbai, Delhi, nello Stato settentrionale del Gujarat, Dubai e Abu Dhabi, con visite nei principali porti e cantieri navali incluso il sito di Alang specializzato nella demolizione di navi. Sono previsti anche incontri con associazioni armatoriali e autorità locali. La missione si concluderà il 9 maggio.
«L'industria dello shipping - ha commentato Rizzo - avrà un ruolo primario negli effetti generati dall'ascesa dell'economia indiana nei prossimi anni e le nuove generazioni di armatori devono essere preparate a cavalcare le opportunità derivanti da questo fenomeno».
Il presidente di Confitarma, Nicola Coccia, ha espresso a nome di tutti gli armatori associati «il più vivo apprezzamento per l'attività del Gruppo Giovani Armatori. In particolare - ha precisato - le missioni in Cina e in India organizzate in questi anni rappresentano un'importante strumento per favorire l'ingresso della nostra industria in mercati nuovi e sempre più determinanti nel panorama dell'economia mondiale».
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