- Nel periodo 2009-2013 lo Stato francese raddoppierà i propri investimenti a favore del settore portuale stanziando fondi per circa 445 milioni di euro su un investimento complessivo previsto per gli scali marittimi che ammonterà a 2,69 miliardi di euro. In particolare, lo Stato investirà ulteriori 174 milioni di euro nel periodo 2009-2013 portando gli stanziamenti complessivi a favore dei porti a 367 milioni di euro. Inoltre è previsto l'aumento da 50 a 75 milioni di euro del contributo statale per la manutenzione dell'accesso marittimo ai porti.
-
- Lo ha detto ieri il segretario di Stato ai Trasporti, Dominique Bussereau, in un incontro con gli operatori e i rappresentanti dei lavoratori portuali fissato per presentare i risultati del periodo di tre mesi di concertazione avviato lo scorso 15 gennaio e incentrato sul piano di riforma dei porti francesi presentato dal governo di Parigi (inforMARE, Forum dello shipping e della logistica: “Réforme des ports”).
-
- Bussereau ha ricordato i punti cardine della riforma, che prevede in primo luogo di incentrare l'attività dei nove enti portuali autonomi di Marsiglia-Fos, Dunkerque, Le Havre, Rouen, Nantes-Saint-Nazaire, La Rochelle, Bordeaux, Parigi e Guadalupe sull'amministrazione e la gestione del demanio marittimo e l'abbandono da parte degli enti di ogni attività di movimentazione delle merci. Il segretario di Stato ha precisato che per definire le modalità di trasferimento di tali attività agli operatori privati si svolgeranno altri sei mesi di trattative con le parti sociali, che si concluderanno il prossimo 31 ottobre.
-
- Obiettivo del piano è anche di raddoppiare la quota di mercato del trasporto ferroviario e del trasporto fluviale in ambito portuale. Inoltre il piano prevede che, per tenere in considerazione le specificità locali, ogni porto debba definire la propria missione in un programma strategico che potrà sfociare in un accordo tra lo Stato e le comunità locali.
|