- Nella rubrica “Forum dello shipping e della logistica” pubblichiamo il nuovo Piano Operativo Triennale 2008-2010 presentato dall'Autorità Portuale di Genova., che questo pomeriggio è stato approvato all'unanimità dal Comitato Portuale (inforMARE del 28 aprile 2008) e che costituisce il programma di mandato del nuovo presidente dell'ente, Luigi Merlo.
-
- Un mandato, quello di Merlo, che sembra aver cancellato con un unico colpo di spugna il disegno dell'architetto Renzo Piano per il nuovo waterfront portuale genovese elaborato nel corso del mandato dell'ex presidente della port authority genovese Giovanni Novi, al quale il POT 2008-2010 non fa alcun cenno.
-
- Il nuovo Piano Operativo Triennale è incentrato sul programma di sviluppo del porto delineato dal Piano Regolatore Portuale vigente, approvato nel giugno 1999, defalcato dell'ampliamento a ponente del container terminal di Voltri, parte del progetto che peraltro era già stata bloccata all'epoca di Giuliano Gallanti alla presidenza dell'ente portuale dal veto dell'amministrazione comunale che aveva accolto le istanze dei comitati locali della comunità di Prà, la delegazione che ospita il terminal.
-
- Tale impostazione probabilmente favorisce l'affievolirsi delle tensioni tra le istituzioni locali generate dalla nomina di Merlo alla guida dell'ente portuale, che aveva suscitato le perplessità del sindaco di Genova, Marta Vincenzi. Quest'ultima, nell'impostazione del POT, troverà conferma alla sua idea di “porto lungo” quale chiave per lo sviluppo dello scalo marittimo cittadino. Merlo ha infatti sottolineato che l'ente portuale sta valutando attentamente il cosiddetto Bruco, cioè il progetto che prevede un sistema di treni navetta tra il terminal portuale di Voltri e le aree retroportuali in Piemonte. Un piano di sviluppo caro al sindaco Vincenzi che Merlo ha definito «un'evoluzione progettuale molto significativa».
-
- Un'idea, quella del “porto lungo”, che piace a molti, anche a noi di inforMARE. Tuttavia, a differenza di molti, riteniamo che un “porto lungo” possa funzionare al meglio se le infrastrutture a mare non solo sono efficienti, ma vengono potenziate, altrimenti per la parte “lunga” del porto non potranno transitare gli svariati milioni di container di cui - al momento - si favoleggia.
-
- Il nuovo POT prevede una saturazione della capacità dei container terminal del porto di Genova nel 2014-2015 e prevede nel periodo 2008-2012 la progressiva entrata a regime degli interventi previsti dal Piano Regolatore Portuale. Il POT sottolinea che la domanda di capacità «potrà essere soddisfatta, innanzitutto, con l'entrata in esercizio del VI modulo di Voltri e, successivamente, con il completamento e l'entrata in servizio dei due nuovi poli container del bacino di Sampierdarena, Ronco - Canepa e Sanità - Bettolo. Inoltre, un ulteriore elemento volto ad aumentare l'offerta di capacità potrà essere individuato negli incrementi di produttività dei terminal, a seguito della predisposizione delle aree retroportuali e del relativo sistema logistico di collegamento».
|